Trasformatisi in un gruppo di cinque elementi con l’ingresso di Danny alla voce e Leo al basso, la band italiana pubblica il nuovo “Face The End”, un album come dice il gruppo dalla doppia anima: un monito sullo stato critico del mondo occidentale e un invito ad affrontare le sfide che spesso segnano nuovi inizi.
I Game Over sono bravi, non ci sono dubbi su questo, suonano duri e con riff pesanti alternando sezioni veloci a mid-tempos e breakdown spezzacollo. Le vocals sono il punto di forza, chiare e potenti, ma i Nostri non disdegnano i cori anthemici in stile Hc da gang e pure un uso di parti di synth come nella breve e strumentale "Tempesta", nell'intro "The Final Hour" o nella più articolata "Crimson Waves" - un lento che ricorda alcune cose dei Metallica soprattutto nell'atmosfera malinconica e nelle vocals; l'influenza principale sono comunque gli Exodus ma i Game Over sanno anche metterci del proprio con un songwriting personale e incipit in italiano ( la conclusiva "Weaving Fate").
Fossero stati americani avrebbero raggiunto la fama dei gruppi più blasonati, ma sono italiani ahiloro... diamo loro una possibilità di emergere ulteriormente come meritano.
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