E chi l’avrebbe mai detto che il chitarrista dei terremotanti
Lamb Of God,
Mark Morton nascondesse una vena cantautorale rock?
Già, questo è il più classico degli esempi per non dare mai per scontato nulla dei gusti personali dei musicisti metal.
Il nostro pubblica il secondo album solista navigando lungo il fiume del grande rock di tradizione a stelle e strisce, ad aiutarlo ci sono numerosi ospiti qui in veste di cantanti, alcuni li conosciamo anche noi come
Neil Fallon dei
Clutch o
Troy Sanders dei
Mastodon qui in un’insolita veste rispetto alle band madri, altri sono delle proprie icone negli States come
Cody Jinks o
Nikki Lane.
In questo secondo lavoro abbiamo profumi southern come in “
Brother” che sa di whisky, praterie polverose, incontri notturni poco raccomandabili o amicizie fraterne con un piano e tastiere a dare manforte a questo up tempo .
Altra bella sorpresa è la delicata ed acustica “
Kite string”, dove il cantautore
Travis Denning accarezza delicatamente le corde del cuore; oppure la sbarazzina e country “
Down no more” vi farà ballare o muovere il piede a tempo.
Ma abbiamo anche pezzi più pesanti come “
Nocturnal sun” che mostra un possente pezzo hard con un solo caldissimo oppure “
Dust” con la partecipazione della chitarrista
Grace Bowers, giovanissima stellina in rampa di lancio.
Un gran bel disco che vale la pena avere, ascoltare ed immaginarsi a bordo di una decappotabile lungo il deserto, ribelli ma fieri.
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