Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:48 min.
Etichetta:Pride & Joy Music

Tracklist

  1. LONE SURVIVOR
  2. BELIEVE AGAIN
  3. COMFORT ZONE
  4. NEVER LET YOU GO
  5. THROUGH THE NIGHTS
  6. HEARTS & DREAMS
  7. SUMMER DAYS
  8. ROAD OF TOMORROW
  9. COLD & FIRE
  10. STANDING ON THE EDGE
  11. FLAME OF HOPE

Line up

  • Antoine Prost: guitar, keyboards
  • Manos Fatsis: vocals
  • Greg Aubert: bass
  • Mats Eriksson: drums

Voto medio utenti

In un 2025 che ha già garantito ai sostenitori dell'hard melodico svariate “soddisfazioni certificate”, una delle “sorprese” più inattese è certamente rappresentata dai Prost, progetto musicale multinazionale capitanato dal chitarrista francese Antoine Prost, un esperto carneade giunto alla pubblicazione discografica dopo una quarantina d’anni di calorosa passione per lo strumento.
Ad accompagnarlo in questa avventura troviamo Manos Fatsis, cantante greco noto per le sue collaborazioni con City Of Lights e Odyssey Desperado, Mats Eriksson, batterista dei Degreed, e l’amico di lunga data Greg Aubert, a comporre un quartetto “sorprendentemente” affiatato e ben assortito, abile e calibrato nelle esecuzioni e parecchio efficace nella stesura delle melodie.
L’ambito sonoro di “Believe again” spazia dagli FM ai Rainbow, passando per Fortune e Whitesnake, forte delle facoltà vocali di Fatsis, capace di impegnarsi con disinvoltura in una prestazione che alletterà chi ama l’approccio alla fonazione modulata di fuoriclasse del calibro di Steve Overland, Stan Bush e J. S. Soto.
In realtà, il primo nome che si manifesta nella memoria durante l’ascolto di “Lone survivor” è forse quello di David Coverdale, a cui il singer ellenico sembra ispirarsi nel condurre con calore e passionalità una vibrante trama “adulta” dalle fascinose sfumature crepuscolari.
Con la title-track dell’opera il clima diventa più FM-esco, conservando tensione espressiva e buongusto armonico, mentre a “Comfort zone” è riservato il compito di animare la raccolta con un pizzico di verve scandinava, aggiungendo Treat e Degreed all’elenco dei riferimenti.
Il refrain di “Never let you go” appartiene alla categoria “a presa rapida” e se “Through the nights” torna ad avvolgere l’astante in un bozzolo umbratile, “Hearts & dreams” accelera i battiti sonici alla maniera dei Rainbow “americani”, dei Brazen Abbot o di certi Fifth Angel.
La spensieratezza di “Summer days” alleggerisce gradevolmente un contesto espressivo che con “Road of tomorrow”, “Cold & fire” e "Standing on the edge” finirà per conquistare anche ai fans di Ronnie Romero, sedotti parimenti, ne sono certo, da una “Flame of hope” che chiude l’albo tramite ambientazioni evocative e melodrammatiche, piuttosto “classiche” ma non per questo prive di fascino.
Un esordio superiore alla media, dunque, che intriga e annovera i Prost tra gli “emergenti” di valore, ai quali si chiede, per raggiungere la piena eccellenza, uno sforzo supplementare in fatto di “distinzione”, per non disperdere un potenziale artistico così imponente e promettente.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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