Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:39 min.
Etichetta:Underground Symphony Records

Tracklist

  1. INTRO: VOLCANO
  2. LA GINESTRA
  3. LIGHTBLIND
  4. VENTO DIVINO
  5. (THE FEARYTALE OF) ROXXXANNE
  6. IN TINTA CALIGINE
  7. LA LUMINOSA NOTTE DELL'ANIMA
  8. COME INSIDE
  9. ADVENT COMES
  10. OUTRO: THUNDER AND BLOOD RAIN

Line up

  • Marco Chiariglione: vocals
  • Paolo Tabacchetti: guitars
  • Marco Vicenza: bass
  • Costantino Perin: drums

Voto medio utenti

Ho scoperto con un po' (troppo) di ritardo i FearyTales, e non solo perchè questo "神风=Vento Divino" è uscito già qualche mese fa, ma anche perchè i loro inizi risalgono al 2004 e alle spalle hanno già diverse uscite. Eppure, la prima volta che ho sentito cantare Marco Chiariglione era avvenuta in occasione di "Psycollective" dei concittadini Deathox, ospite sul brano "Scorpion Sting" (assieme al chitarrista Paolo Tabacchetti).

A questo punto preso dal rimorso ho deciso di rimediare e così, prima di approdare a "神风=Vento Divino", sono partito da lontano, dai quattro brani dell'EP "FearyTales" (2019) passando poi al successivo "MMXXII" (2022), scoprendo così una band che si è evoluta senza perdere di vista il proprio passato, dimostrandosi anzi in grado di tenerlo vivo e soprattutto credibile, nonostante le difficoltà di una proposta musicale interessante e articolata, talvolta sino a risultare contorta, nella quale l'aspetto lirico ha una forte importanza, tanto da ricorrere con insistenza al cantato in italiano.

Dopo la manciata di secondi dell'intro "Volcano" si inizia a fare sul serio con "La Ginestra", ed il suo sound crudo, inquieto e tormentato che mi ha ricordato i migliori Nevermore, ben scandito dal drumming di Costantino Perin, e se nell’occasione non convince troppo l'assolo di Tabacchetti, l'eclettica prova di Chiariglione calza a pennello in questo contesto. I FearyTales mantengono alta l'attenzione con la seguente "LightBlind", sia nel suo avvio arpeggiato (in forte odor di Iron Maiden) sia nei frangenti più frenetici, lungo i quali stavolta il guitarwork non lascia alcun spazio a critiche. Si torna a spingere con "Vento Divino", aggressiva sia a livello strumentale sia vocale, ed in grado di stupire con la sua alternanza di Thrash & Groove Metal e passaggi più pacati che potrebbero rimandare ai Diaframma e più in generale alla New Wave italiana. I ritmi restano alti con "(The FearyTale of) RoXXXanne" che oltre ad essere ispirata dai Police è valorizzata da un eccellente guitarwork, e "In Tinta Caligine", episodi meno articolati della traccia precedente ma che riescono a lasciare il segno. "La Luminosa Notte dell'Anima" in realtà non si rivela particolarmente luminosa, visto che preferisce toni sommessi e ritmicamente insistiti, e viene presa per mano dal cantato istrionico di Chiariglione che ci canta i suoi "racconti di paura" e poi regge botta anche nei vortici Thrash/Death di "Come Inside" e in quelli cupi e laceranti di una "Advent Comes" che lascia trapelare un'anima decisamente più oscura prima di cedere il passo a "Thunder & Blood Rain", che con i suoi quaranta secondi di tuoni e scrosci di pioggia ci congeda da "神风=Vento Divino".

Un album che deve il suo titolo al termine "Kamikaze" (che non rimanda solo ai tristemente noti piloti suicidi della Seconda Guerra Mondiale ma anche ai tifoni e tempeste di vento che nel XIII secolo protessero il Giappone dall'invasione mongola), e che ad un primo approccio potrebbe rivelarsi alquanto spigoloso e poco immediato, ma in realtà meritorio di successivi approfondimenti, anche per poter cogliere lo spirito dei FearyTales.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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