Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:36 min.

Tracklist

  1. THE THUNDER KING
  2. BURNING DESIRE
  3. GATEWAYS
  4. BY THIS SIGN
  5. SHOULDERS OF GIANTS
  6. YOU ARE BEATEN
  7. HALL OF MIRRORS
  8. PHANTASM
  9. THE FINAL BATTLE

Line up

  • Sean Mackay: guitars, bass, vocals
  • James Knoerl: session drums

Voto medio utenti

"Conquer" si muove nel pieno rispetto della tradizione degli On My Command, a partire dal titolo semplice e composto da una sola parola, con l'artwork d'ambientazione Fantasy realizzata nuovamente dall'inconfondibile Andreas Marschall, per il processo compositivo ed esecutivo praticamente a carico del solo Sean Mackay (salvo la batteria suonata dall'ospite James Knoerl) e soprattutto un disco totalmente devoto al percorso musicale del musicista australiano: una sana e robusta dose di Classic Heavy Metal.

Una invidiabile prova di coerenza quindi, che, per quanto nei limiti di un'autoproduzione, rivela un deciso miglioramento nella resa sonora, soprattutto grazie alla conferma dietro al drum-kit di Knoerl, già presente sul precedente "Prey" (2021), mentre sull'esordio "Apparitions" (2018) era campionata.
I suoni restano comunque ruvidi e poco raffinati, come pure il cantato abrasivo e declamatorio di Mackay, già da "The Thunder King", il brano che dà il via all'album senza dover passare per la "solita" intro di routine, un messaggio che ribadiscono via via tutte le altre canzoni che compongono "Conquer", dove oltre ad un evidente rimando alla N.W.O.B.H.M. si possono percepire sia le influenze da parte dello US Metal dei vari Omen, Liege Lord o Attacker ("Burning Desire" o "By this Sign"), sia quelle teutoniche di formazioni come Accept, Risk o i primissimi Helloween ("Gateways" o "You Are Beaten"), ma azzarderei pure i Brainstorm per l'insistito guitarwork e i rimandi orientaleggianti della thrashy "Hall of Mirrors". Come non lasciarsi poi trascinare dall'abbrivio e da quel senso di urgenza che trapela da "Shoulders Of Giants" o dall'enfasi della battagliera (anche nella scelta del titolo) "The Final Battle". Episodio che chiude nel miglior dei modi un album onesto, che a dispetto di una qualità forse non eccelsa non manca di passione e coerenza, certo con alcuni limiti, ma chiara espressione della forza di volontà di Sean Mackay.



Metal.it
What else?
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.