Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:67 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. NEED YOU TO UNDERSTAND
  2. 3000 BEATS
  3. I WANT OUT
  4. NUMBER ONE
  5. DON’T WAIT FOR SALVATION
  6. ALL THE WAY
  7. START A FIRE
  8. MOVING ON
  9. HERE I AM
  10. LOOK TO THE SKY
  11. WAGE WAR AGAINST THE WORLD
  12. ALL IN
  13. LEAVE IT ALL BEHIND (BONUS TRACK – PREVIOUSLY SELF-RELEASED)
  14. DON’T WAIT FOR SALVATION (BONUS TRACK - DEMO)
  15. ALL IN (BONUS TRACK - DEMO)
  16. NUMBER ONE (BONUS TRACK – DEMO)
  17. MOVING ON (BONUS TRACK - SWEDISH IDOL)

Line up

  • Alexander Strandell: vocals
  • Christoffer Borg: guitars
  • Johan Gustavsson: guitars
  • Simon Gudmundsson: bass
  • Theodor Hedstrom: keyboards
  • Carl Tuden: drums

Voto medio utenti

Alzi la mano chi non ha del tutto “digerito” la strambata degli Art Nation verso le tumultuose e sgargianti acque del melodic-powerbeh, voi non lo vedete, ma la mia è sollevata alla massima estensione possibile.
Una difficoltà di assimilazione che nemmeno con l’ultimo, piuttosto buono “The ascendance”, è stata risolta del tutto e che l’ascolto di questo “Re-Revolution”, riedizione targata Frontiers Music del debutto dei nostri (“Revolution”, uscito su AOR Heaven) ha in qualche modo complicato ulteriormente.
Il fatto è che nel 2015 gli Art Nation erano un promettentissimo newcomer del melodic rock scandinavo, pilotato da una voce davvero straordinaria (già balzata agli onori della cronaca due anni prima con i Diamond Dawn) per capacità interpretative e tecniche, e l’impressione è che se avessero proseguito su questa strada oggi parleremmo di un gruppo capace di dare del “filo da torcere” a Work Of Art, Lionville e W.E.T.
Invece, Strandell e soci hanno preferito progressivamente imboccare una strada più “moderna” e roboante (in parte, la stessa degli H.E.A.T., che però hanno saputo gestire il tutto con maggiore equilibrio, qualità e personalità, fino alla “bomba sonica” “Welcome to the future”), con tutta probabilità anche maggiormente gratificante dal punto di vista “commerciale”.
E allora, per chi magari non conosce la versione “primigenia” della band e vuole approfondire quelle spiccate potenzialità che avevano destato l’attenzione di tanti melomani alla metà degli anni duemila, ecco che “Need you to understand”, "3000 Beats”, “Number one” e “Here I am”, da aggiungere alle spettacolari “Don’t wait for salvation”, “Start a fire” e “All in”, forniscono l’immagine nitida di una formazione attrezzata per incarnare efficacemente il ruolo di erede di Europe, Treat e T.N.T. nell’ambito del rutilante universo del rock nordico.
Un incarico impegnativo che qui non si realizza pienamente a causa di qualche piccola ingenuità espressiva e talune sporadiche carenze d’incisività armonica e che nondimeno poneva senza dubbio la band tra le grandi “promesse” della scena di riferimento.
La presenza di alcune bonus-track, per quanto gradita, non credo sarà sufficiente ad indurre i fedeli estimatori degli Art Nation ad un eventuale ulteriore esborso economico, mentre a quelli che non padroneggiano nel dettaglio la parabola artistica degli svedesi non posso che consigliare un pronto contatto con “Re-Revolution”, un disco che merita ampia considerazione, soprattutto se prediligete la versione più raffinata e “tradizionale” dell’hard melodico.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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