Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2025
Durata:48 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. PERPETUAL VOID
  2. OBSCURE EXISTENCE
  3. MARTYRS OF KILLING FLOOR
  4. FOREVER IN DARK
  5. ESCAPE FROM SOLITUDE
  6. SUFFERING SKY
  7. THEY HAVE COME
  8. DREAMS OF CALAMITY
  9. TO END OF TIMES
  10. SYDäNYö

Line up

  • Janne Ruuskanen: bass
  • Lauri Virén: drums
  • Esa Virén: guitars
  • Sami Kujala: guitars, vocals

Voto medio utenti

Finnish Melodic Dark Metal Band: ho sempre avuto la "soluzione" sotto gli occhi (su Bandcamp, Facebook eccetera) eppure non riuscivo a vederla o a metterla correttamente a fuoco.
I Thy Kindom Willl Burn non sono - e forse non vogliono essere - un combo di death melodico in senso stretto come li avevo inquadrati parlandovi del loro secondo lavoro in studio "The Void and the Vengeance" edito dalla nostrana Scarlet Records nel 2022, e con il terzo full "The Loss and Redemption" (sempre con la medesima label) lo chiariscono definitivamente.
L'album tratta della solitudine e del desiderio di fuggire dal caos della vita moderna, del pensiero che l'oscurità non è semplicemente assenza di luce, ma che può essere una profonda, eterna compagna che offre conforto e luogo di appartenenza.

Atmosfere cupe, malinconia ma non disperazione, sconforto, nero assoluto: forse è per questo che i quattro ragazzi di Kouvola hanno assimilato nel loro suono echi di Amorphis, Ensiferum, Frosttide e persino Falkenbach piuttosto che In Flames, Dark Tranquillity, Insomnium o Mors Principium Est.
Tastiere, partiture sinfoniche, cori, voci pulite, spruzzate di folk, tempi mai troppo aggressivi o abrasivi, grande lavoro di chitarre nel cesellare melodie "facili": questo il nucleo portante di "The Loss and Redemption", disco più completo, più curato, sicuramente migliore sotto diversi punti di vista (produzione, songwriting, persino artwork) dei predecessori ma che - a mio personalissimo giudizio - ha perso quell'immediatezza, quella spontaneità, quella sana aggressiva "ignoranza" che mi avevano tanto colpito nel disco precedente.

Sicuramente questo lavoro piacerà ad un pubblico molto più vasto e meno avvezzo a sonorità troppo estreme, a chi apprezza la musica robusta ma non vuole rinunciare a generose dosi di melodia e vuole uscire dal solito circuito di nomi noti.
Promossi nuovamente ma con il retrogusto lievemente amaro delle aspettative non totalmente soddisfatte.

Thy Kindom Will Burn - "To End of Times"




Recensione a cura di Alessandro Zaina

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.