Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:38 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. HEIR OF THE BEAR
  2. DEAD MEN TELL NO TALES
  3. SKOGAMOR
  4. THE WITCH MAYOR
  5. ICE AND DEATH
  6. THE PIPER
  7. FIVE BROTHERS
  8. HOUSE OF LIES
  9. BRING OUT YOUR DEAD

Line up

  • Lasse Schmiedel: drums
  • Tobias Schwarzer: guitars
  • Logan Lexi: vocals
  • Niclas Stappert: guitars
  • Fabián "Fabo" Rodriguez: bass

Voto medio utenti

Seconda uscita discografica per i tedeschi Reinforcer, provenienti da Paderborn, resisi già autori di un interessante debutto nel 2021, intitolato Prince Of The Tribes.

Ice And Death, appena uscito, sempre per la “nostra” Scarlet Records, non fa altro che confermare le buone impressioni dell’esordio, mettendo in luce un sound a metà strada tra heavy e power, dalla spiccata indole epica e battagliera.
Atmosfere solenni e trame melodiche dal sapore leggendario, colme di musicale fierezza, sono infatti le solide fondamenta sulle quali i Reinforcer erigono abilmente il loro muro sonoro, caratterizzato da linee melodiche suadenti e maestose, traendo volutamente ispirazione da band quali Blind Guardian su tutti (Dead Men Tell No Tales, The Piper, Bring Out Your Dead), ma anche Manowar (Five Brothers) o da realtà meno conosciute, come Arrayan Path (The Witch Mayor, House Of Lies), e tante altre ancora.
Ice And Death è un disco assolutamente convincente, privo di fronzoli, con obiettivi chiari e caratteristiche ben evidenti, sin dall’iniziale Heir Of The Bear, passando per l’avvincente Skogamor, fino a giungere all’eroica title-track.
Spiccano, in particolar modo, le chitarre pungenti di Tobias Schwarzer e Niclas Stappert che puntellano a dovere i brani e le orecchie dell’ascoltatore, mentre il vocione di Logan Lexi si rivela ideale per conferire ai brani un’ulteriore dose di epicità, senza tuttavia arretrare sotto il profilo dell’energia sprigionata. Da apprezzare infine, anche l’eclettismo della batteria di Lasse Schmiedel che sa essere, al tempo stesso, martellante, cadenzata o, all’occorrenza, in grado di costruire affascinanti ritmiche dispari.

Il disco dura solo 38 minuti, un tempo relativamente breve ma, tutto sommato, giusto e comunque sufficiente per apprezzarne a pieno il valore e per rendersi conto che i Reinforcer, hanno fatto nuovamente centro realizzando, in soli 4 anni, due album che li confermano certamente tra le realtà emergenti più interessanti di un settore (quello dell’epic metal) che, negli ultimi tempi, si sta rivelando più vivo e florido che mai.


Recensione a cura di Ettore Familiari

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.