Di fronte a dischi come questo “
Cutting edge” non so mai se essere “contento” o “preoccupato”.
La parte “nostalgica” della mia ormai vetusta frequentazione
rockofila, propenderebbe infatti per compiacersi del fatto che anche nel 2025 l’insegnamento di gruppi seminali come Dokken, Icon, Rough Cutt, Black n’ Blue e Ratt abbia un peso così importante, mentre dall’altro lato questa ormai diffusissima forma di venerazione del “passato” pone dei seri dubbi sul “futuro” del genere.
Eh già, perché i
Wanted, americani del Michigan, potrebbero tranquillamente venire scambiati per una delle tante formazioni che negli anni ottanta “sgomitavano” sul Sunset Boulevard per emergere da quella scena riconducibile al cosiddetto
hair-metal.
La questione è che in realtà i nostri sono nati come
band nel 2021 e hanno verosimilmente trascorso gran parte della loro esistenza di ventenni a “studiare a memoria” i capisaldi del genere, senza poi preoccuparsi troppo di sviluppare un “pensiero attivo” nei confronti della nobile materia.
Una decisione che potrebbe sembrare riprovevole dal punto di vista squisitamente artistico e che invece, al netto di ogni eventuale implicazione “etica”, giunti all’ascolto dell’opera, dimostra come istinto e spontaneità rappresentino elementi di valore, quando affiancati ad una forma così spiccata di interiorizzazione dei dogmi espressivi.
In poche parole, questi ragazzi devono “adorare” davvero questi “vecchi suoni” e la passione che emerge dalle loro composizioni ed interpretazioni riesce a mitigare l’effetto “déjà entendu” che assale inevitabilmente l’astante durante la fruizione del programma.
Non sono dei “fenomeni” i
Wanted, né dal punto di vista tecnico e né creativo, eppure la loro esuberanza conquista fin dalla
title-track dell’albo, deputata a sferzare i sensi di chi non ha mai smesso di affidare a WASP e Ratt l’incombenza di appagare le proprie esigenze musicali.
Non meno efficace appare la Dokken-
esca “
Override”, in grado di ammaliare tramite un
refrain tanto semplice quanto irretente, e aggettivi analoghi se li conquista pure “
Power”, con il suo clima crepuscolare alla Lion / Whitesnake.
“
Wasted heart” e “
Take me away” sono altri due ottimi esempi di devozione perpetrata nei confronti dei “Roditori” più famosi della California, e se la
power-ballad “
Chained to your love” ha qualcosa dei Rough Cutt nell’impasto sonico, alla rocciosa “
Armed for action” è assegnato il compito di aggiungere alla raccolta un pizzico di sferzante attitudine
sleazy.
Un paio di pezzi leggermente più interlocutori, “
Feel your rhythm” e la Scorpions-
iana “
Prowl alive”, e la possente “
Knock it down”, portano a termine un “viaggio nel tempo” da cui si emerge, come anticipato, parecchio sorridenti e anche un po’ pensierosi, giungendo infine alla conclusione che trascorrere una quarantina di minuti in compagnia dei
Wanted e del loro “
Cutting edge” è da considerare una scelta tutto sommato raccomandabile … vuol dire che, almeno per ora, della “evoluzione della specie” se ne occuperà qualcun altro.
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