Unica e oramai leggendaria pubblicazione legata al nome Thorr’s Hammer, la band capitanata da Stephen O’Malley (Sunn O))), Khanate, Burning Witch) e Greg Anderson (Sunn O))), Goatsnake), la micidiale coppia d’asce che nell’ambito del doom più estremo e malato ha costruito la propria fama spingendosi oltre qualsiasi limite musicale mai imposto prima con la band che, oltre la presente, li accomuna, i Sunn O))).
Dommedagsnatt è datato 1995 e inizialmente il progetto venne registrato solo su cassetta demo, fino a quando la Southern Lord ne ha curato una ristampa su CD, andata esaurendosi in breve tempo dato l’elevato livello leggendario e lo status di culto che nel frattempo i Thorr’s Hammer si erano guadagnati tra gli estimatori di certe sonorità. La proposta musicale raccolta in questi soli 4 brani è difficilmente riconducibile a dei riferimenti esterni in quanto la band mostra una personalità ben radicata e manifestata soprattutto dal lavoro vocale di Runhild Gammelsaeter, vero punto di forza e segno distintivo (e distruttivo) dei Thorr’s Hammer. Impegnata sia in parti pulite che nel cantato growl, Runhild trascina le estenuanti e trascinate ritmiche delle chitarre in un abisso di pesantezza sconfinata, di delirante perversione verso l’oscuro e l’oblio. Semplicemente da brivido il pezzo d’apertura di questo mini capolavoro, “Norge”, nel quale Runhild delizia l’ascoltatore mostrando tutta la brillantezza e l’ammaliante fascino della propria voce. All’inseguimento di una melodia ancestrale e squisitamente nordica, la linea principale di questo litanico episodio si alterna alle magmatiche parti growl, mentre il resto degli strumenti si muove con apocalittica lentezza per quasi scomparire nel lasciare spazio nuovamente alle parti melodiche del cantato. La lingua norvegese utilizzata nei testi dei Thorr’s Hammer si sposa magnificamente col restante lavoro della band, conferendo un fascino quasi ipnotico a brani assolutamente unici. Le successive “Troll” e “Dommedagsnatt” optano invece per una soluzione più granitica e monotematica, riducendo fortemente il cantato alterno e risultando ancora più profonde e viscerali. In particolare “Troll” si fa anche più incisiva dimezzando la propria durata rispetto agli standard delle altre tracce, ma senza per questo perdere quel fascino misterioso e oscuro caratterizzante la musica dei Thorr’s Hammer.
Registrato nel corso di due sole sere, questo unico (nonché rarissimo, sia chiaro) EP rappresenta una vera e propria perla per gli amanti dell’estremo, dal doom delle sopra citate band fino al black e al death, generi di cui i confini a volte sembrano quasi toccarsi, come nel caso dei Thorr’s Hammer, dando origine ad episodi di rara bellezza.
Chiude il lavoro una traccia aggiunta in seguito alle 3 originali del 1995, “Mellom Galgene”, registrata dal vivo in seguito e inserita dalla Southern Lord nella ristampa del mini a testimonianza dell’unicità anche in sede live di questa oramai storica formazione.
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