Gli Svedesi Thy Primordial non hanno certo alcun problema per quanto riguarda la loro prolificità musicale, dopo aver pubblicato 4 discreti album in un periodo relativamente breve, eccoli tornare di nuovo sulle scene con il loro quinto lavoro esplicitamente intitolato “The Crowling Carnage”. Questa volta il combo si presenta forte di una produzione competitiva conseguita nei celebri Abyss Studios sotto la guida di Tommy Tagtgren (quello della regia B per intenderci…) e di una rinnovata furia fortemente influenzata anche dalla scena death svedese oltre che dal black metal; purtroppo bastano poche canzoni perché l’attenzione si distolga dall’innegabile violenza sonora espressa dal gruppo e si vada a concentrare sull’oramai cronica carenza di idee che da qualche tempo a questa parte affligge il black metal interpretato nella sua visione più conservatrice: i Thy Primordial propongono 43 minuti di interessanti melodie, impressionanti sfuriate ed atmosfere evocative che vengono totalmente dimenticate una volta che “The Crowling Carnage” giunge alla fine dell’ultima traccia. Purtroppo un buon sound, una sufficiente abilità tecnica ed una produzione interessante non bastano a sostituire delle buone idee e dei riff convincenti; questo disco, risultando alla lunga eccessivamente tedioso e monotono nonostante lo stile della band risulti maggiormente variegato e complesso rispetto alla passata discografia, è l’esempio lampante dell’assioma appena descritto. Coloro i quali hanno seguito i Thy Primordial sin dagli esordi di certo non resteranno delusi, sia chiaro, ma per tutti gli altri è meglio soprassedere.
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