Ebbene si signori miei, questo nuovo album dei veterani texani dell’US Metal è un bel ceffone diretto.
Perchè non servono improbabili belati, collaborazioni varie, intrugli modernisti modaioli o sparate sui social, basta scrivere buona musica pesante, ed è questo che fanno James Rivera e soci.
Qui non ci sono cambi di rotta improvvisi od improvvisati per accaparrarsi le nuove generazioni, ma solo tanta coerenza.
Ascoltatevi la bastonata speed “
Stygian miracles” con quelle chitarre serrate; il buon frontman texano dall’ugola d’acciaio non si risparmia dietro il microfono, soprattutto gli assoli fanno capire che il nuovo entrato alla seconda ascia
Alan DeLeon Jr. ha inteso subito l’andazzo e si butta a capofitto.
Altra bella rasoiata in odore di thrash è “
The haunting mirror” dalla cavalcata veloce e soprattutto dal feeling scurissimo ma senza perdere di vista la melodia nonostante il tenore del brano.
C’è anche una bella strumentale messa quasi per far vedere che il quintetto sa anche giocare con riff dal tenore maideniano ma appesantito; ascoltatevi bene il dialogo che fanno le chitarre con il basso ben bilanciato.
Chiude il tutto la devastante “
I am the way”, quasi una dichiarazione di integrità; grande uso dei cori nel ritornello semplice ma efficace, sezione ritmica affiatata che colpisce senza strafare inutilmente con una chiusura tellurica in doppia cassa.
La produzione è perfetta, il suono non è plasticoso, anzi tutti gli strumenti sono ben mixati e chiari.
Ragazzi miei, questa è pura e semplice passione in ciò che si fa, passeranno gli anni ma ad avercene di band come gli
Helstar.
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