Ma quant’è bravo questo Andrée Theander? Magari non sarà un modo tanto “professionale” per inaugurare una recensione musicale, eppure è questa la prima spontanea esternazione che affiora nella mia mente mentre ascolto “
Chaos, dreams & love".
Una valutazione che, in realtà, è una conferma, dal momento che il progetto
The Theander Expression è al terzo capitolo e il nostro ha dato dimostrazione del suo valore anche nei
prog-AORsters Cap Outrun e nei nelle digressioni
alt-funk-rock dei Clouds Of Clarity.
Un bel po’ di rassicuranti referenze, insomma, che aggiungono alle qualità compositive e interpretative del multistrumentista svedese anche la capacità di contornarsi di musicisti altrettanto validi, affidando in maniera sempre molto centrata le incombenze canore a seconda delle esigenze espressive.
E poi, laddove lo ritiene opportuno, è lui stesso a gestire in prima persona il microfono, dimostrando di sapersi disimpegnare in modo egregio anche nel campo della fonazione modulata.
Affrontando i contenuti dell’albo, diciamo subito che si tratta di un appassionante concentrato di
rock melodico sufficientemente variegato, tra suoni più energici e spigliatezze
adulte.
Il tutto sviluppato con innata competenza e sensibilità, doti che appaiono piuttosto evidenti fin dall’avvio commissionato alla vivacità scandinava di “
The pursuit of serenity” e alle scorie
hard-blues di “
Too many miles, too little time” (dove affiora il suono sempre seducente di un
Hammond), a cui l’ugola scintillante di
Chandler Mogel (Cap Outrun, Outloud, Double Vision, …) conferisce la necessaria effervescenza.
“
I’m moving on (like you)” assegna a
Andrew Freeman (ex Lynch Mob, Last In Line) la responsabilità di coordinare le grintose melodie (vagamente Bon Jovi-
esche) su cui è edificato il brano, e se il risultato può dirsi riuscito, ancora più vincente appare la scelta di
Andrée di pilotare in autonomia le linee vocali di “
Locked out in the cold”, uno
slow avvolgente e crepuscolare dal gusto sopraffino.
L’ugola pastosa di
Christoffer Särnefält è assai persuasiva nella sinuosità
bluesy di “
Here and now”, mentre, dopo il policromo strumentale “
A new strange kind of emotion”, tocca a
August Rauer (Creye) intridere di suggestioni Survivor-
iane le sontuose linee armoniche di “
Did you ever intend to stay?” e ammantare di raffinate languidezze la (un po’ “scontatella”, invero …) ballata "
You left in the middle of the night”.
È nuovamente
Freeman a condurre le pulsazioni di “
Free with a broken heart”, pezzo che gli estimatori degli Europe non dovrebbero farsi sfuggire, così come “
Love song for no one” appare particolarmente indicata a sollevare gli animi degli
AOR-addicted più spensierati, i quali, ne sono convinto, potranno usufruire anche della maggiore prestanza della
title-track dell’opera per giungere al medesimo obiettivo sensoriale.
In definitiva, “
Chaos, dreams & love” è un bel disco, coinvolgente, intrattenente, sufficientemente diversificato nei temi da poter attrarre una platea piuttosto ampia di
melodic rockers … tutta “gente” che alla fine non potrà che esclamare:
ma quanto è bravo questo Andrée Theander!