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Fír suonano puro ed incontaminato Black Metal. Niente di più e niente di meno.
Lo fanno, però, con una classe ed una assoluta devozione che rendono la propria musica demoniaca, sferzante, misantropica e lontana anni luce da qualunque forma di compromesso.
Il Black Metal non è un genere nato per piacere alle masse o nel quale crogiolarsi mentre si sorseggia una buona tisana: il Black è morte, negatività, zolfo, fiera opposizione alla merda circostante, ed è, o dovrebbe essere, musica di pochi per pochi.
Fír, membro unico del progetto olandese, sa tutto questo perfettamente ed il suo secondo album
"Het Sinistere Oog" è un nero manifesto di intransigenza sonora e gelide sferzate che si conficcheranno nei vostri padiglioni auricolari ferendovi e ricordandovi che, se fatta con l'anima, la musica estrema è veicolo per dare materialità all'Io oscuro che alberga in ognuno di noi.
Mammolette e nuove generazioni che hanno persino confuso la logica con ideologie da pervertiti stiano alla larga da un album del genere:
"Het Sinistere Oog" appartiene ad un altro tempo ed è strettamente legato a valori che non esistono più affogati nella mediocrità della massa.
Culto per anime nerissime.
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