Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:41 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. 5678
  2. SHOWDOWN
  3. I WANT IT
  4. EYE TO EYE
  5. CHASING GHOSTS
  6. I WALK ALONE
  7. SKYGAZERS
  8. THE WORLD ENDS TONIGHT
  9. TIME TO GO
  10. FIRE

Line up

  • Thomas Kenis: vocals
  • Andreas Stieglitz: guitars, synthesizer
  • Lander Savelkoul: bass
  • Toon Driezen: drums

Voto medio utenti

Con il moniker che si sono scelti, cosa dovevamo aspettarci? Certo non una proposta AOR o Hard Rock, no... qui il Metal è veloce e - a buon peso - affilato.

Avete presente come gli Skul Fist o i primi Enforcer avevano strapazzato la lezione della N.W.O.B.H.M.? Ecco, qui si plana da quelle parti e, infatti, gli Speed Queen giunti, dopo un paio di EP, al loro album d'esordio "...With a Bang!" si dedicano anima e corpo all'Heavy Metal ottantiano, donandogli spesso e volentieri forti connotati Speed. Ed è quello che poi ci scagliano dagli speaker, dove una brevissima intro di synth, con quella "Showdown" che mette subito in chiaro le cose: qui si corre all'impazzata, tanto da privilegiare la velocità alla pulizia dei suoni e con il rischio di andare fuori strada. Beh.. qualche scivolone talvolta Thomas Kenis lo deve sicuramente gestire, e lo scopriamo un po' in difficoltà anche nella maideniana "I Want It", dove agli Steel Queen si unisce per un assolo di chitarra Jonny Nesta dei già citati Skull Fist.
Gli Speed Queen si muovono più o meno sulla stessa lunghezza d'onda la seguente "Eye to Eye", che in qualche frangente mi ricorda "The Wicker Man", passata comunque nel tritacarne con Exciter e Accept, e la ritmata "Chasing Ghosts" che rimanda direttamente alla miglior N.W.O.B.H.M.. A questo punto le anthemiche "I Walk Alone", che ha davvero un bel passo, e "Skygazers" si lasciano guidare dai ritmi insistiti e scanditi dal batterista Toon Driezen e dal bassista Lander Savelkoul, due brani che approfittando di un fugace calo nella velocità esecutiva si segnalano tra gli episodi più memorabili e dalla maggior personalità dell'album. Se però li preferite quando pestano sull'acceleratore, ecco che "The World Ends Tonight" vi stupirà con quel suo approccio motorhediano (un po' alla Abattoir) mentre "Time to Go" non solo mostra gli artigli e pare in grado di farvi a brandelli alla prima distrazione, ma rivela un approccio compositivo più articolato dove gli Speed Queen danno davvero il meglio di loro e con Kenis che nell'occasione non lascia adito a possibili critiche. La conclusiva "Fire" è esattamente lo specchio del suo titolo: veloce, adrenalinica e bruciante, una continua altalena di Speed & Thrash Metal, cui non potrete certo restate indifferenti.

Un po' sguaiati, e non solo nella prova del comunque discreto Kenis, eppoi qualche volta anche il chitarrista Andreas Stieglitz sembra tendere a perdere un po' il controllo, di certo a questo quartetto belga non manca di certo l'energia e la voglia di lasciare il segno.

Vedremo se la prossima volta si avvicineranno ulteriormente al centro del bersaglio per ...fare BANG!.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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