In più di vent'anni, non saprei azzardare quanto si sia parlato e quanto sia stato lodato il presente omonimo debutto dei Black Sabbath, una band che nel 1970 cominciava proprio in questo modo la sua ascesa nell'olimpo del Rock, nel quale ancora oggi mantiene un posto d'onore. Innumerevoli commenti, più o meno autorevoli, più o meno condivisibili, si sono nel tempo susseguiti per descrivere, sia tra i contemporanei, sia a molti anni di distanza (come in questo caso) quello che per ogni amante dei Black Sabbath ha segnato la nascita di un mito, e per ogni amante di questa musica una delle band più fondamentali e importanti di sempre.
Black Sabbath è il ritratto di una band giovane, con davanti uno sterminato cammino, a cavallo tra epoche e correnti musicali differenti, dagli anni 70 fino ai 90, dall'hard rock all'heavy metal, attraverso cambi di formazione e di stile che hanno caratterizzato le molteplici facce di questa creatura.
La formazione Osbourne/Iommi/Butler/Ward, che ha segnato la prima decade di vita della band, ha le sue radici in questo album, un lavoro storico contenente alcune (per alcuni forse tutte) delle migliori e più conosciute song di sempre dei Black Sabbath, dalla title track, a "The Wizard", da "N.I.B." a "Evil Woman" e così via. Innegabile l'influenza che un disco di tale portata (così come gli immediati successori) ha avuto nel corso degli anni su uno sterminato numero di metal bands, doom in particolare. Quando si parla di riferimenti ai Black Sabbath trattando di dischi doom metal, la mente corre subito ai primi lavori della band di Ozzy, a quella campana dell'intro di "Black Sabbath", al riff di "N.I.B.", così come a canzoni tratte da altri lavori, quali "Electric Funeral", "Hand Of Doom" o "Children Of The Grave", dimostrando quanto grande sia il peso di questi lavori per intere generazioni a venire negli anni seguenti, senza contare il valore intrinseco di un disco che ha cambiato il volto alla musica rock gettando le basi per la nascita dell'heavy metal.
Niente di più di quanto sia già stato detto in passato, così come credo si continuerà a dire, parlando dei Black Sabbath e dei loro esordi; in questo contesto il significato è quello di rimandare alle origini della frangia più cupa ed evocativa di questa musica, a quello che dopo continue e ancora presenti maturazioni ed evoluzioni può essere chiamato doom metal. Ovvio che un disco del genere dovrebbe essere conservato con cura da chiunque sia un appassionato (che possa definirsi tale) di musica rock.
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