L'intro "The Legend Of The Elves" è uno strumentale di stampo Sonata Arctica... ma qui finisce il parallelo, sia per la track che per l'intero cd. Con il successivo pezzo si capisce che di metal si troverà davvero poco: voce alla Ligabue (che non sarebbe nemmeno male se solo il cantante sapesse usarla), tastiere predominanti e batteria campionata. Con "The Emerald Bow Of The Elves" ci troviamo quindi di fronte a cinque minuti di noia allo stato puro, sottolineata anche dal troppo ripetersi del ritornello già di per se stesso noioso. Segue un brano strumentale, dall'inizio bruttino con quell'insistente ti ti ti della batteria (sarà un mio limite ma piuttosto che sentire la batteria "fatta con il PC" preferirei il nulla) salvo poi riprendersi nel finale orchestrale dal tono epico. Voce femminile sulla seguente "Journey To Galadar", brano classico commerciale, alla Whitney Houston, tanto per fare un nome, ma non immaginatevi la stessa voce anche se comunque risulta piacevole (la voce femminile tornerà ancora nella bonus track, in una diversa versione della medesima canzone, versione che personalmente trovo peggiorata da una maggiore orchestrazione e soprattutto dell'attacco di batteria). "The Land Of Fate" è un altro brano strumentale, bellino nella sua semplicità e intro perfetto per la successiva "Red Dragon". Canzone questa decisamente più matura rispetto alle precedenti, la voce continua ad avere dei grossi limiti ma musicalmente la ritmica è più vivace e variopinta; a livello compositivo del testo continuo a trovare il ritornello scontato e troppo ripetuto. Stesso discorso di maggior maturità per "The Valley Of Demons", ma qui il refrain è anche accettabile non fosse per il senso di dejà vu che mi pervade, buono inoltre il contrasto tra il ritornello e le parti cupe del resto della canzone. Infine due parole sul booklet che, anche se stampato artigianalmente, ha il pregio di presentarci la storia nella sua interezza, articolata sia nei testi delle canzoni che in brevi brani in corrispondenza degli strumentali, peccato però per l'utilizzo improprio di immagini con copyright: fossero almeno di autori sconosciuti, ma quale lettore di fantasy non riconosce Il drago del mare di fuoco di Keith Parkinson o (peggio ancora, dal momento che l'immagine si trova stampata in bella vista sul cd) Raistlin di Larry Elmore?
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