Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:41 min.
Etichetta:Fighter Records

Tracklist

  1. FOSSILIZED
  2. SPINOSAURUS
  3. HARD 'N FAST
  4. LIVING FOR THE RIFF
  5. BITTER LEAF
  6. X-CELERATOR (FEEL THE POWER)
  7. PTERö-RANGER
  8. DOWN THE DRAIN
  9. LE VOYAGEUR D'OORT
  10. FACE THE CHALLENGE

Line up

  • Phil T. Lung. vocals
  • Criss Raptör: guitars
  • Zoltan Saurus: guitars
  • Dick Van Heuß: bass
  • Tony Bronco: drums

Voto medio utenti

Bene, eccoci davanti ad un'altra band del filone cosplay metal, che tanto spopola in questi ultimi anni. Questa era il pensiero che mi aveva immediatamente colpito davanti al nuovo album dei canadesi Ultra Raptor, che già dal nome e dalla copertina di 'Fossilized' non mi lasciavano presagire nulla di buono, ma giustamente non ci si deve fermare davanti alle prime impressioni, ma andiamo con ordine. Nati nel 2015, questi quattro ragazzi provenienti dal Quebec si sono avvicinati sulla scena inizialmene con un EP omonimo, seguito poi dal debut 'Tyrants' del 2021. Quattro anni quindi per poter ascoltare il successore, muovendosi sempre su un heavy/speed metal moderno, debitore verso le band principali del genere, mischiando anche qualcosa preso da altri come Striker, Ram, primi Enforcer. Una proposta musicale che, pertanto, si allontana da quello che uno pensa appena vede la copertina di 'Fossilized', ma se dal punto di vista dei testi al gruppo piace parlare di dinosauri e mondi fantasy, chi siamo noi per contestare?

Al di fuori di sporadici episodi più contenuti nella velocità come 'Bitter Leaf' (almeno nella prima parte), il resto dell'album viaggia su coordinate sparate al massimo, come nella Titletrack, una vera scheggia, o 'Pterö-Ranger'. Per quanto divertenti nell'esecuzione, però alcuni problemi evidenti ci sono. Primo fra tutti, la voce di Phil T. Lung, davvero troppo monocorde e anonima in certi casi, dove ad esempio su una 'Drown The Drain' avrebbe potuto donare quel quid in più. Secondo, la pochissima diversità tra le varie canzoni e la difficoltà nel riuscire a distinguerle, o comunque a ricordarsele dopo alcuni secondi dal termine. Prendo ad esempio 'Hard 'n' Fast', piacevole, ma che torna nell'angolino del dimenticatoio dopo poco. Stesso discorso per la conclusiva 'Face The Challenge', le idee ci sono, ma sembra esserci una staticità a livello compositivo che, se non fosse stata presente (e comunque non staremmo parlando di un capolavoro) avrebbe innalzato il voto che vedete in alto.

Un peccato, perchè gli ingredienti su 'Fossilized' ci sono, a parte la voce, ma evidentemente gli Ultra Raptor non sono riusciti ad assimilarsi nella maniera giusta. L'album rimane comunque un divertissiment se avete una quarantina di minuti liberi, ma non aspettatevi di più.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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