Forse parlare ancora di industrial al giorno d'oggi, con tutte le nuove sperimentazioni e i nuovi trend musicali, a qualcuno potrà sembrare strano e desueto, ma non ci sono altri termini per definire la musica dei Gravity Kills.
Band americana attiva dal 1994, con alle spalle 2 album e numerose partecipazioni a colonne sonore hollywoodiane del calibro di Mortal Kombat o Seven, i Gravity Kills approdano presso la Sanctuary Records dopo un passato con TVT Records e danno vita al terzo full-lenght della loro discografia, Superstarved.
Il sound della band pesca direttamente dalla migliore tradizione del genere e da band come Nine Inch Nails, per intenderci, non sembrando particolarmente interessati a stare al passo coi tempi e vicini all'industrial di metà anni novanta piuttosto che a qualcosa di più moderno.
Le influenze da altri generi sono comunque numerosissime, dal rock più genuino al punk fino al metal, riuscendo sempre però a mantenere un filo conduttore attraverso le 13 tracce in grado di rendere compatto e continuativo il nuovo lavoro.
Si passa da brani come la opening "Love, Sex And Money", dal ritmo accelerato e aggressivo quasi punk fino alla title track "Superstarved" dove la parola industrial si stampa nella mente dell'ascoltatore; e ancora dai granitici riff di chitarra di "Wide Awake" alle più riflessive e cupe "Enemy" o ancora la conclusiva "Love, Sex And Money (reprise)".
Ovunque nell'album la presenza di campionamenti e il massiccio impiego di tastiere contribuiscono a rendere il sound ancora più "meccanizzato" e sperimentale con buoni risultati, come nella riuscitissima cover di "Personal Jesus".
Una buona prova questo "Superstarved" capace di farsi ascoltare e apprezzare, per la sua incisività e personalità, non solo dagli estimatori.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?