Questo cd non è altro che la ristampa di due demotapes che James Rivera e la sua band incisero nel 1990 ancora sotto il moniker di
Helstar e nel 1991 con la nuova denominazione di Vigilante. Cominciamo subito con il dire che stilisticamente le composizioni si possono idealmente situare tra “A Distant Thunder” e “Nosferatu”, le song sono potenti ,dirette e power thrash come i brani del primo e con il tocco prog di quelli del secondo, pur senza arrivare ai livelli di quest’ultimo. Come in “Nosferatu” poi, vi è una significativa presenza di parti semiacustiche con chitarre pulite e trame classicheggianti. In sintesi un power metal americano (con l’accezione che questo termine aveva dieci e più anni fa) con puntate sul prog, impreziosito dalla lirica e inconfondibile voce di James Rivera.
La produzione cambia di poco tra i due episodi, e in quello dei Vigilante è forse addirittura più underground.
Da notare con grosso dispiacere che il contenuto di questi demo, supera di gran lunga per freschezza ed efficacia i brani di quello che sarebbe poi stato il loro successore, ovvero “Multiples Of Black” del 1995 che, nonostante annoveri ben due brani del demo dei Vigilante, è a mio parere il disco più scialbo e noioso che gli Helstar abbiano dato alle stampe.
Tornando alla musica, c’è qui abbastanza da accontentare i vecchi fan della band texana: le caratteristiche linee melodiche, il lavoro del basso di Jerry Abarca, le improvvise parti altissime di voce di Rivera, gli assoli molto melodici e pieni di arpeggiati. Da segnalare la canzone “Changeless Season” presente in entrambi i demo, ma mentre nel primo è interamente suonata da chitarre pulite e il ritornello assomiglia ad una ninna nanna, nel secondo è stravolta, suonata distorta e con un ritornello che assume sembianze tetre. Per il resto ci sono come già detto brani molto vari e validi con parti di chitarra sempre piuttosto articolate e bei ritornelli, ma la vera punta di diamante è senza dubbio la voce di James Rivera, singer carismatico con doti straordinarie, capace di rendere il sound degli Helstar davvero inconfondibile.
In conclusione, per i vecchi fan, un titolo da aggiungere senza meno alla discografia della band texana, ma per tutti sempre e comunque un buon disco di heavy metal americano, in attesa magari di un ulteriore capitolo che potrebbe aggiungersi nel prossimo futuro alla carriera di James e soci.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?