Gli Olandesi Montany arrivano al loro debutto niente meno che per la Limb Music, le aspettative ci sarebbero pure, in realtà ci troviamo di fronte ad un passo falso. Il Power Metal dei Montany è troppo scontato e senza grandi spunti, tanto che il primo pezzo che riesce ad attirare la mia attenzione è "Pyramid Of Cheops", bel brano che si muove a metà tra gli Helloween ed i Maiden, con un bel coro catchy e dove un pianoforte sottolinea i passaggi più melodici. Peccato che abbiamo già superato abbondantemente la metà del CD. Undici brani, quasi sempre veloci, con tanta doppia cassa e altrettanta melodia ma mancano completamente di verve e di un minimo di ispirazione. Se il lavoro alle chitarre riesce quasi sempre a farsi apprezzare, ecco che tra i limiti del gruppo fa la sua comparsa il singer, che oltre ad incappare in qualche battuta a vuoto (come su "Chains Of Glory") non riesce a dare enfasi ai brani, e se ci aggiungiamo che anche questi non è che sprizzino poi tanta energia, è comprensibile come "New Born Day" non arrivi alla sufficienza. Anche la produzione di Uwe Lulis non riesce a far decollare la musica dei Montany, ed il sound ne esce piatto e poco dinamico. Ci sarebbe da dire anche qualcosa sulla copertina, a metà strada tra la locandina del film "Atlantis" ed alcuni artwork dei Gamma Ray, band che è richiamata spesso nel songwriting dei brani inclusi su "New Born Day". Meglio non infierire, perché i Montany non se lo meritano, sebbene ad ogni modo rimangano autori di un album trascurabile.
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