Quanto aspettavo di avere sul mio stereo questo disco!! Mi ricordo ancora quando lo ascoltai ai Fredman Studios in Svezia, con un Fredrik Nordstrom (produttore di In Flames, Dark Tranquillity, Hammerfall, Dimmu Borgir, ecc.) eccitatissimo e impaziente di farlo uscire nei negozi! Ora, un anno dopo, ritroviamo la band sotto contratto con la Century Media e con un enorme potenziale commerciale. Innanzitutto è di dovere presentare questo super gruppo, membro per membro! I
Dream Evil nascono per volontà di Fredrik Nordtrom (sopraccitato produttore e proprietario dei Fredman Studios) e di Gus G. (chitarrista greco già con gruppi come Mystic Prophecy e Firewind). Alla band si aggiungono man mano, il bassista Peter Stalfors (che scrisse una canzone per il debut album degli Hammerfall), il cantante Niklas Istfeldt (presente nei cori dei primi dischi degli Hammerfall) e il bravissimo Snowy Shaw (ex batterista di King Diamond, Mercyful Fate, Memento Mori e ora nei suoi Notre Dame). Questi cinque ragazzi decidono di creare una band di heavy/power melodico e dopo qualche tempo ecco arrivare "Dragonslayer"! Non ci troviamo di fronte a un disco innovativo o originale, anzi, questi due aggettivi sono da evitare nello descrivere le 12 canzoni presenti...quello che abbiamo di fronte è però un album molto fresco e sincero. Al contrario dell'ultimo lavoro dei blasonati Hammerfall, questi Dream Evil, sanno trasmettere una carica particolare e questo lo si può percepire in canzoni bellissime come "Chasing the Dragon", "In Flames you Burn", "The Prophecy" e "The Chosen Ones" (quest'ultima, secondo me, miglior song di "Dragonslayer"). La band si avvale dell'apporto di cori potentissimi e di alcune parti suonate dalla Gothenburg Philarmonic Orchestra (orchestra già presente nell'ultimo album dei Dimmu Borgir) e la prestazione di ogni songolo membro è alquanto perfetta (da notare la classe indistinta del grandissimo Snowy Shaw e la bellissima voce del singer Niklas Istfeldt!). Come termine di paragone i Dream Evil mi hanno ricordato molto i conterranei Nocturnal Rites dei primi 3 dischi, vuoi per le melodie vocali, vuoi per un lieve approccio hard rock. In definitiva, se da un lato questo disco può essere un piacevole passatempo (soprattutto in macchina!!), con belle canzoni melodiche e potenti, dall'altro può essere alquanto noioso, basti ascoltare la seconda parte del disco, ricca di canzoni ultra scontnate come "Heavy Metal in the Night" o "H.M.J."...in più i testi sono quanto di più banale e pacchiano si possa immaginare (ricchi di stereotipi e scontatezze varie). Un disco consigliato per chi ha bisogno di qualcosa di facile e immediato quindi, anche se più sincero e interessante di molte altre uscite del genere. Se invece non volete spendere i vostri euro per un disco così "leggero" allora puntate altrove!
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