Escono assieme ai Subway to Sally, gli
In Extremo, band che al contrario dei connazionali, propongono uno stile più duro e influenzato da modernismi alla Rammstein, pur mantenendo un contorno fatto di melodie suonate con le cornamuse, le arpe ed altri strumenti antichi. Se però i Subway to Sally hanno un flavour molto medievalggiante, gli In Extremo risultano molto più "nuovi" e moderni, mantenendo gli strumenti classici solo come un lieve ma comunque importante contorno. Si parte con "Wind", che inizia con dei chitarroni potentissimi ed un incedere cadenzato e quasi ipnotico, per poi arrivare al ritornello spedito e condito dalle cornamuse. "Krummavisur" è un 'ottima song nella quale l'arpa assieme alle chitarre stoppate crea un'atmosfera sognante, seguita da dei suoni campionati assolutamente allucinanti! Molto bella la seguente "Lebensbeichte" che parte con le cornamuse e avanza con un buon ritornello. L'anima folkloristica della band esce in "Merseburger Zauberspruche II", fatta di cornamuse e percussioni medievaleggianti. Un bel coro, accompagnato dall'arpa crea un'atmosfera incredibile, il tutto a formare uan canzone davvero evocativa. Si riparte con compionature e chitarroni in "Stetit Puella" per poi arrivare al singolo dell'album "Vollmond", una canzone moderna ma a mio parere scialba e senza troppe particolarità. Lenta e acustica si presenta "Die Gier", mentre pesante ed incredibilmente trascinante arriva "Omnia Sol Temperat", per me il capitolo meglio riuscito di questo "Sunder ohne Zugel"...un testo rigorosamente in latino e una melodia di cornamusa davvero squisita, fanno di questa song un vero e proprio inno! Non mancano comunque anche qui, i più strani suoni campionati. Segue un'altra delle canzoni migliori del disco ovvero "Le'or Chiyuchech", fatta di belle melodie di cornamusa e arpa. Spedita procede "Der Rattenfanger", ritmata e pesante "Oskasteinar", lenta e calustrofobica "Nature Nos Semont", mentre conclude il disco un'altra lenta e semi-acustica "Unter Dem Meer". Siamo di fronte a un disco ben suonato e ottimamante prodotto che consiglio a tutti gli amanti delle sonorità tedesche (eh si non troverete una sola parola di inglese in questo album) alla Rammstein e per chi vuole ascoltare qualcosa di particolare. Chi si aspetta un lavoro folkeggiante, si scordi "Sunder ohne Zugel" perchè come già detto, gli strumenti classici hanno ormai un ruolo marginale e non sono i protagonisti della musica degli In Extremo ormai votata ai modernismi e alla commercialità!
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