Primo album per i canadesi Robin Black and the Intergalactic Rock Stars, attualmente già al lavoro per dare alla luce il seguito di "Planet: Fame", che sarà prodotto da Bob Ezrin e pubblicato l'anno prossimo. Narra la leggenda che secoli or sono i componenti della band si siano trovati dopo avventurosi viaggi interplanetari per unire le forze e salvare il Pianeta Terra da show fiacchi e musica noiosa; "Planet: Fame" sarebbe quindi il primo risultato dell'ardua missione dei 5 glamsters spaziali. Dodici le tracce più altre due fantasma di cui non è dato conoscere i titoli. Ottima partenza con la prima canzone "T.V. Trash" che, forte di un chorus divertente e accattivante pare promettere una track-list che la segua degnamente. Purtroppo il resto delle tracce non mantiene appieno la promessa accennata da "T.V. Trash". Senza dubbio ciò che segue è un miscuglio ben riuscito di atmosfere glam anni '70 vedi Cheap Trick e T-Rex, e influenze più moderne, Pretty Boy Floyd e primi L.A. Guns su tutti. Le canzoni si rincorrono veloci tra ritornelli orecchiabili che invitano a party glam e celebrano le virtù canore e amatorie dei 5 eroi cosmici, e cori di voci sottili che spingono chi ascolta a chiedersi dove abbia già sentito il ritornello prima... Il disco è molto ben prodotto, chitarre graffianti al punto giusto con spiccati accenni ai riff di Adam Bomb, e voce di Robin Black che omaggia di continuo Phil Lewis (Girl, L.A.Guns), Tyla dei Dogs D'Amour ("Take Myself Away" sembra uscita direttamente da "The Dynamite Jet Saloon" dei Dogs) e in alcuni punti addirittura i Sex Pistols. Curatissima anche la cover-art e quella del booklet dove i 5, dito medio in evidenza, sfoggiano un look che nulla ha da invidiare a quello dei loro illustri predecessori, pettinature cotonate comprese. Nel complesso i 14 pezzi dell'album sono divertenti e ben suonati, ma peccano di poca originalità, forse dovuta a un eccesso di zelo nel voler emulare gli eroi glam del passato. L'impressione generale di questo lavoro di Black e soci è che sia stato studiato eccessivamente a tavolino perdendo in spontaneità ai danni di un potenziale che potrebbe essere meglio sfruttato se lasciato libero. A parte le già citate "T.V.Trash" e "Take Myself Away" l'unica traccia a distinguersi è "Suburban Sci-Fi", mentre il resto dell'album non rimane poi così impresso nella memoria. Intanto Le Rockstars Intergalattiche sono nuovamente in missione per salvare l'umanità intera dal tedio musicale; si spera che la seconda missione sia un po' più coraggiosa della prima...
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