Passetto indietro per Lanvall ed i suoi Edenbridge che dopo due disconi di super melodic gay power metal che
più melodic non si può incappa al terzo tentativo nel primo episodio non propriamente brillante, purtroppo non al livello del resto della discografia. Ripetersi non era certo facile, il debutto "Sunrise in Eden" prima ed il bellissimo follow-up "Arcana" rimangono due gemme di indiscutibile valore, e questo "Aphelion" (che parte male fin dalla copertina) pecca proprio in quella che era stata la carta vincente fino ad oggi, ovvero un songwriting irresistibile che semplicemente rendeva le canzoni "belle" da ascoltare, completamente coinvolgenti ed entusiasti da cantare in maniera assolutamente naturale. Quindi ad un livello compositivo mediamente più basso possiamo anche aggiungere una certa stanchezza di idee che cominciano ad essere riciclate di album in album come gli Stratovarius stanno insegnando in maniera pessima dal 1998 ad oggi:
basta ascoltare "Perennial Dreams" (ma è solo un esempio su tanti) per riconoscere la vecchia indimenticabile "Fly on a Rainbow Dream", simile anche nel titolo, ma in generale possiamo trovare molti spunti e riffs appartenenti al passato della band. La brava Sabine fa il suo dovere come al solito ma è scontato che su brani meno indovinati la sua voce eterea possa alla lunga risultare un po' pesante e monocorde, anche se mai ai livelli di Beto Vazquez's Infinity che alla distanza si candida ad album Top Noia dello scorso decennio.
Da segnalare la presenza dell'ex singer dei Royal Hunt D.C Cooper nel brano conclusivo intitolato "Red Ball in Blue Sky", questo sì davvero azzeccato e gaudente della sempre splendida e sicura prestazione di uno dei migliori cantanti degli ultimi anni in ottimo duetto con Sabine. In definitiva un lavoro non certamente da buttare, gradevole ma non all'altezza dei precedenti: speriamo in un semplice rallentamento di percorso, con la sicurezza di trovare gli Edenbridge al top della loro forma nel quarto album, intanto l'ascolto di "Aphelion" è consigliato caldamente solo ai già acquisiti estimatori del gruppo austriaco, per gli altri è d'obbligo l'acquisto dei primi due capitoli.
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