Finalmente qualcuno ha capito che per presentare un EP con sole 5 tracce (di cui solo due inediti) vi deve essere un quid in più, un qualcosa che ne invogli maggiormente l’acquisto. Gli In Flames presentano questo lavoro in attesa del nuovo album, è la cosa tanto male non è. Dopo l’opener ‘Trigger’, presentata qua in versione singolo (in cui la maggior compattezza globale esalta ancora di più il riuscitissimo refrain del chorus), arriva il primo inedito; già Anders si è fatto crescere la barba e si è fatto i dredd… cosa vuol dire? Non vi ricorda forse il look tanto caro a Tomas Lindberg, la voce suprema degli At The Gates? Ed allora ecco che ‘Watch Them Feed’ ne risveglia lo spirito: la prima parte della song è bella pompata, una stilettata degna di ‘Slaughter Of The Souls’, mentre la seconda è più melodica ed aperta, trademark caratteristico di Stromblad e soci. La successiva cover di ‘Land Of Confusion’ (originariamente proposta dai Genesis) è senz’altro un ottima traccia, piena di groove, veramente riuscita, in cui è ancora una volta Friden che riesce a renderla così coinvolgente e trascinante. Ma ora veniamo alle due ultime songs: ‘Trigger (Club Connected Mix)’ è nulla di speciale, con il classico andamento rallentato che strizza l’occhio al Dub ed all’elettronica (sembra quasi un remix di Rob Zombie), mentre la chicchina finale è senz’altro l’ironica versione da Commodore 64 (più ottanta di così si muore!!!) della straclassica ‘Moonshield’… a sentire quei suoni sto ritornando bambino… Apprezzabili anche le due tracce ROM, in cui i Nostri ci regalano due clip, ovvero ‘Trigger’ (in cui compaiono anche gli amici Soilwork) e ‘Cloud Connected’, video decisamente più mistico e più lavorato. In attesa del prossimo album, che se seguirà la linea di ‘Watch Them Feed’ sarà prepotentemente abrasivo, un buon intermezzo per riassaporare una band che ha in se una caratteristica vincente, mantenuta tale in tutta la propria produzione musicale: difficilmente stanca e/o annoia. E non è poco.