La parola Ewigkeit, in lingua germanica, significa eternità. Ma l’eternità è anche sintomo di ampi spazi, di affascinanti mantelli stellari, di viaggi spazio temporali su diverse dimensioni. Mr. Fog ritorna con il suo progetto in stile one man band proprio giocando, come mai aveva fatto prima, con un sound composto da tinture Space Rock ad ampio respiro, da visioni psichedeliche (decisamente “trippy”), sul quale innesti puramente Metal, scodinzolate tribali ed un supporto prettamente Industrial si amalgamano come in una nuova Via Lattea. Dai Pink Floyd ai Ministry, dagli Opeth agli Anathema, dai The Ord ai Killing Joke, senza soluzione di continuità e con l’amore per la sperimentazione sempre in primo piano, Ewigkeit stupisce per la morbidezza di fondo (anche sulle partiture più heavy e robuste) e per il gran lavoro di arrangiamento che Mr. Fog è riuscito a creare. Su tutte le nove songs spiccano la metallica e metallara ‘Esc.’, definita da un ottimo chorus e da un ottimo arrangiamento open space, e la folk futuristica ‘Strange Volk’, ove passato e futuro si fondono tra merli medievali ed aliene rappresentazioni divine, ricreando un passato futuribile fatto di guerrieri che in full plate armeggiano con spade di energia. ‘Radio Ixtlan’ è, come immagino avrete intuito, un dischetto non facile da affrontare al primo ascolto, ma se posto all’interno del lettore cd, potrebbe rappresentare una buona colonna sonora in easy listening way, da ascoltare più volte a ripetizione senza mai stancarsi.
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