Non vi è molto da dire su questa uscita, non perché non sia valida, anzi, tutto il contrario, ma semplicemente perché ‘Beyond The Sunset – The Romantic Collection’ è una raccolta delle più belle songs romantiche che i Blackmore’s Night abbiano fino ad ora composto. Le songs sono prese in versione originale da tutte e 4 le release ufficiali della band, ovvero ‘Shadow Of The Moon’, ‘Under A Violet Moon’, ‘Fires At Midnight’ e ‘Ghost Of A Rose’ (compresa la cover dei Judas Priest di ‘Diamonds And Rust’), con l’eccezione di ‘One In A Million Years’, song nuova di zecca e della nuova versione di ‘Ghost Of A Rose’ (semplicemente una perla di magnifico splendore, forse la canzone più bella che il duo abbia mai scritto). Visto la particolarità del suono dei Blackmore’s Night e la bellezza di ogni singola traccia, il primo consiglio che vi posso dare è di fare vostra questa bellissima raccolta, magari con il bonus DVD che potrete trovare in edizione limitata (contenete una preview di ben 5 songs estrapolate dal DVD ufficiale prossimo all’arrivo), in quanto una profondità ed una magia del genere difficilmente si possono riscontrare in altri dischetti. Va da se che comunque la musica contenuta in ‘Beyong The Sunset – The Romantic Collection’ è riferita ad appassionati del genere, perché 74 minuti di composizioni dolci, soavi, romantiche, rinascimentali e chi più ne ha più ne metta, sono difficili da mandare giù se non si ha la voglia e la passione per farlo. Adatto per rilassarsi, magari da colonna sonora ad un ricco pranzo nuziale, oppure davanti ad un calice di buon vino rosso, mentre ci si guarda negli occhi con la dama del cuore, o ancora sotto la pioggia battente che dilava le lacrime e che amplifica i sentimenti, queste 14 composizioni trascineranno coloro che osano, ancora una volta, in altri tempi ed in altri luoghi. Per il sottoscritto, un dischetto da ascoltare a ripetizione, per rallentare il tempo e per riflettere. Anche se è solo una raccolta, ancora una volta Ritchie Blackmore e Candice Night dimostrano una sensibilità fuori dal comune. Superlativo nella sua grazia, infinitamente morbido nel suo incedere, questo dischetto aspetta solo di essere adottato dal vostro lettore cd. Se non fosse una raccolta, sarebbe da 9… il 10 lo avrebbe meritato se fosse stata inclusa anche la cover di ‘Soldier Of Fortune’ dei Deep Purple dell’era di Coverdale, attualmente solo rintracciabile sul live del 2002. Fermatevi a soppesare il tempo.
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