Non sono mai stato un fan del depressive in ambito black metal, sia per la scarsa qualità generale delle proposte sia per un genere musicale che sfrutta il fattore ripetitività per giustificare composizioni noiose e senza mordente. Il progetto Xasthur, pur evidenziando tutti i limiti del genere, mostra ancora di avere qualcosa da dire, nonostante i suoi capolavori inizino ad essere distribuiti un pò indietro nel tempo. Malefic non ha perso la brutta abitudine di registrare ogni scorreggia che gli passa per la testa durante la notte... quindi, come al solito, ad ottimi pezzi come "Screaming At Forgotten Tears" troveremo alternate delle autentiche ciofeche come la moscissima "Apparitional Void Of Failure". Purtroppo non c'è niente da fare: o il mastermind si mette a selezionare un pò meglio i prodotti e a cadenzare le uscite nel tempo, oppure i suoi album resteranno sempre in un limbo di mediocrità difficile da scavalcare. Musicalmente non c'è molto da aggiungere, il depressive black metal si basa sulle stesse coordinate, e cambiarle vorrebbe dire abbandonare il genere. Lunghe e ripetitive suite basate su piccoli cambiamenti ripetuti nel tempo. Riff alienati, e una prestazione vocale degna del miglior Burzum, completano un quadro fatto di sofferenza e disperazione, peggiore addirittura della più intransigente band di suicidal doom finlandese! Qui non c'è alcuno sprazzo di luce o di speranza... questa è musica che imparerete ad amare o ad odiare, senza mezze misure. Detto questo, speriamo che Malefic la smetta di scrivere un pezzo nuovo al giorno e che si concentri più sulla qualità che sulla quantità.
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