Dopo le vicissitudini finanziarie che hanno colpito una delle più grandi e migliori labels europee - sto parlando della gloriosa Music For Nations -, diverse band si sono trovate letteralemnte a spasso. Gli Amplifier sono una di quelle. Il loro debut album ('Amplifier') ha visto la luce nel 2004, ed oggi, ad un anno di distanza, la label teutonica Steamhammer/SPV ne prende possesso, ristanpandolo con un bonus EP in allegato, con tanto di tracce video incluse. Caratterizzato da un sound definibile fondamentalmente come British Post Rock (non per nulla i nostri sono provengono da Manchester) gli Amplifier danno sfoggio di una buona vena compositiva e di un buon orecchio per gli arrangiamenti (le mani di Steve Lyon alla produzione - già con Depeche Mode e The Cure - e di Chris Sheldon al missaggio - Foo Fighters, My Vitriol e Feeder - si fanno sentire pesantemente), andando a creare una musica lievemente cervellotica (le influenze di Tool e di A Perfect Circle sono lampanti) e ricca di sfumature psichedeliche, ma al contempo discretamente noisy, in cui la "trippy" attitude sposa in pieno il Rock. Belli e bravi, oggettivamente parlando, ma soggettivamente, dopo il secondo ascolto mi è venuta una voglia matta di togliere il dischetto dal mio lettore... scusatemi, ma forse sono io che non sopporto il Post Rock.
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