Uscito originariamente come bonus CD del precedente album Faces (sotto il titolo però di God Damn War) e per l'occasione arricchito di 6 nuove tracce, W.A.R.P.E.D. rappresenta il secondo album da solista per Chris Caffery, qui impegnato in veste di chitarrista, cantante, songwriter e compositore. Ancora una volta quello che compone il presente lavoro è un concept, dedicato in questo caso al tema sempre purtroppo attuale della guerra tra gli uomini, nel corso della propria storia fino ai giorni nostri, concept illustrato in maniera completa dallo stesso Chris nel booklet che si accompagna all'edizione digipack dell'album. Affiancato da musicisti di tutto rispetto e per l'occasione raggiunto da Jon Oliva per la canzone "Iraq Attack", questa volta Chris presenta un lavoro che, per quanto eterogeneo nella sua composizione, si presenta su una stessa linea tematica per quel che riguarda le atmosfere e il sound generale che lo compone. L'heavy metal a stelle e strisce, ora aggressivo e veloce, ora atmosferico e orchestrale, tanto caro a Caffery si tinge qui dell'unica tinta drammatica e riflessiva evidente sintomo della materia trattata nei testi della maggior parte delle canzoni. Musica e testi si riflettono e influenzano reciprocamente per un risultato stilisticamente valido tanto quanto il disco precedente ma caricato di maggior significati e per questo meritevole di maggiori attenzioni durante l'ascolto. Senza per questo farsi per forza trascinare nei meandri del suo concept, W.A.R.P.E.D. è comunque un disco davvero piacevole e più che valido anche sul solo piano musicale, e stupisce pensare che alle 15 tracce qui presenti ne vanno aggiunte altre 2 (bonus) scaricabili direttamente dal sito dell'artista ed escluse per problemi di spazio dal presente CD. Certo in tutta questa quantità la qualità non si mantiene costantemente su livelli elevatissimi e a tratti è possibile cogliere qualche aspetto di discontinuità tra i registri delle diverse composizioni, ma nel complesso, il risultato raggiunto da Caffery è ancora una volta positivo e davvero soddisfacente. Invidiabile la prolificità dell'artista statunitense, ma certo una maggior compattezza renderebbe più accessibile anche questo nuovo ascolto, il quale si impone in ogni caso d'obbligo per chi ha già avuto modo di apprezzare la maestria di Caffery con il precedente album Faces.