Meno male che si sono sciolti! Questo è stato il mio primo pensiero dopo aver ascoltato ‘Learning To Fall’, sorta di raccolta postuma degli americani Schleprock, band californiana formatasi alla fine degli eighties che ha tentato invano di sfondare per tutti gli anni novanta, passando attraverso l’esplosione grunge e la riscoperta del candy punk di Green Day, Rancid e Offsprings. A onor del vero qualche piccola soddisfazione i nostri l’avrebbero anche ottenuta: il passaggio alla major Warner Bros e un hit minore come ‘Suburbia’. Lo split avvenuto nel 1997 non ha sinceramente fatto disperare nessuno e così, a distanza di quasi un decennio, grazie (o per colpa) della onnipresente ..Prison Records ci si ritrova qui a parlare di una raccolta inutile e scialba. Nessuno (e sottolineo NESSUNO) dei ventuno pezzi mi ha francamente colpito: troppo ripetitivi i riff, troppo morbida l’attitudine, troppo sfumata la carica aggressiva. Gli Schleprock sono il classico gruppo “né carne né pesce”, non sono abbastanza cattivi per essere una minaccia e neanche smaccatamente pop per poter tentare la scalata alle classifiche, ci rimangono perciò una serie di canzonette suonate e registrate benino, con gli ampli sparati a palla e nient’altro. Trovo poi discutibile la scelta di includere demos e sei ulteriori tracks mai pubblicate prima d’ora che non fanno altro che peggiorare il livello qualitativo messo in mostra. Le note di un booklet (questo si) ben congenianto ed esaustivo mi indicano nel debut album dei The Generators ‘Welcome To The End’ (2001) il proseguimento della carriera per il singer Doug Kane e per il fido batterista Ernie Berru ma non ho altre informazioni a riguardo da poter spendere e forse è meglio così.
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