L'incontro tra la singer inglese Alexandra Bernard ed il tastierista dei francesi Furia Medhi Khaduj si concretizza in un mini cd che spinge il duo a formare una band completa e la Bernard a trasferirsi in pianta stabile in Francia per lavorare meglio sul debut full lenght "Intuispection". Evitando il confronto con il panorama attuale delle female fronted bands che seguono le tracce lasciate da Lacuna Coil, Gathering, Within Temptation, i Beyon-d-lusion riescono a distinguersi per merito di un approccio ai brani molto meno semplice e commerciale che abbraccia atmosfere etereo-orientaleggianti, heavy riffs molto taglienti ed incisivi, sottili strati di tastiere, inserti di growl e accenni al death metal (presenti solo in "A-mazing grace part 2 e "Them changes") scanditi da ritmiche pacifiche, sognanti, veloci, aggressive. La voce della Bernard è simile in tutto e per tutto ad Anneke Van Giersberger e non mancherà di attrarre buona parte dei fans dei Gathering che amano le sonorità gotico-melodico-nostalgico-operistiche mai tendenti al noioso, il disco è molto ben prodotto, suonato e stranamente non sfrutta la presenza femminile per riempire il booklet di foto in abiti nero gotici ammiccanti a sfondo cupo, dubito però che possa avere un grosso responso: manca un brano trainante, è troppo influenzato dal sound metal ed orientale e molti potrebbero trovarlo simile a "Mandylion" o "Nightime birds", se però avete apprezzato "Embrace the storm" degli Stream of Passion direi che potete andare sul sicuro.
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