Impalpabile è l’aggettivo giusto per definire il terzo capitolo dei tedeschi Traceelords, band molto attiva in patria (ricordiamo un’esibizione grintosa al Wacken) che tenta con ‘The Ali Of Rock’ di dilatare ulteriormente lo spettro della propria proposta puntando su un rinfoltimento della componente glam da sempre presente, seppur marginalmente, nel sound della formazione teutonica. Ci si imbatte pertanto in back to back iniziale composto da due tracks leggerine e tiepide come ‘My Evil Girlfriend’ e ‘Room For Improvement’: corettini sing-a-long carini carini, chitarrine solo accennate e un’atmosfera veramente deprimente. Per fortuna i Traceelords decidono di accendere i Marshall e di cominciare a fare sul serio sfornando, così, un lotto di pezzi pseudo-punk, sempre molto edulcorati, ma comunque sufficientemente vitali ed arzilli per risollevare le sorti di un dischetto altrimenti destinato all’oblio. Il tentativo di unire sotto la stessa bandiera accenti pop/disco con arrangiamenti stradaioli rimescolando il tutto in un’ottica punkeggiante è, almeno in questo ‘The Ali Of Rock’, ancora un miraggio anche a causa di un frontman inadatto per questo ruolo, troppo pulita, troppo lieve la vocina che fa capolino in quasi tutte le quattordici traccie per poter rappresentare una minaccia alla “stato delle cose”.
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