Copertina 5,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:19 min.
Etichetta:Blasphemous Underground
Distribuzione:Mystic Arts

Tracklist

  1. INTRO
  2. THERE DARKNESS RULES OVER LIGHT
  3. INQUISITIONAL DELIGHT
  4. WANDERING
  5. INVOCATION
  6. WASTE OF THE COLDEST SOUL

Line up

  • Tedium Vitae: all instruments

Voto medio utenti

Ah, il black metal vecchia scuola... quello marcio, grezzo, diretto, senza compromessi, mal suonato e registrato! Quello che ancora oggi sopravvive grazie al lavoro di molte band che, dall'underground del movimento, si sono impegnate per non far cadere nel dimenticatoio questo grande movimento degli anni novanta. Possono giovare alla causa opere - come questo "666" della one-man band russa Sigillum Diaboli - che si occupano di ricalcare palesemente tutto quello che è già stato fatto in passato? La risposta a questa domanda è difficile da darsi... Sicuramente la ripetizione di strutture ormai note e assimilate aiuta a tenere vivo il ricordo per questo genere di musica e i capolavori incisi nella storia che ancora continuano a vivere ancora in questi album di nuova uscita. Ma d'altra parte è anche vero che non è possibile seguire solo per passione uscite di dubbia qualità come questa. Non che le canzoni di "666" siano brutte, ma mancano semplicemente di intuizioni che le facciano uscire dal sentiero del 'già sentito' e le facciano vivere di vita propria. La struttura dei pezzi si basa profondamente sulla ripetizione di tre/quattro riff atti a creare un'atmosfera ipnotica e opprimente, dove lasciar sfogare le malate vocals di questo ragazzo annoiato dalla vita. Purtroppo la ripetizione non è limitata all'interno dello stesso brano, e lo scandalo avviene quando il riff conclusivo della seconda traccia è praticamente uguale a quello iniziale della terza, rendendo di fatto identico l'approccio nei due episodi. Qualche spunto più interessante si ha verso la fine, con le armonizzazioni di "Wandering", il disperato cantato di "Invocation" e gli stacchi dell'ultima "Waste Of The Coldest Souls", che sono anche i brani migliori di questo brevissimo lavoro. Ma basta a giustificarne l'acquisto? Io credo di no, quindi lasciate perdere se non siete fanatici di questo genere!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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