Progetto curioso ed interessante da parte di Nicola Manzan, polistrumentista di Treviso con un pedigree di collaborazioni di tutto rispetto ( Yuppie Flue, Paolo Benvegnù, Nonvogliocheclara e 4 Fiori Per Zoe, tra gli altri ). Il giovane artista si ispira concettualmente ai poliziotteschi trash, iperviolenti degli anni 70, quelli a firma di Umberto Lenzi, tanto per capirci al volo. La musica proposta riflette in pieno lo spirito di certe pellicole, essendo essa un malsano connubio tra grindcore, elettronica acidissima, industrial e hardcore. Una sorta di Atari Teenage Riot meets Terrorizer, per 26 schegge impazzite, tutte della stessa durata, ossia 26 secondi. In alcuni frangenti la ripetitività è palese: stesse battute, stessi samplers, stessi riffoni. Credo che il tutto sia voluto, creato ad arte per ottenere un effetto onirico veramente malato, come se fosse una cantilena oscena per i nostri incubi più reconditi. Certamente un'opera ( non album, non demo, semplicemente un'opera d'arte ) difficile da comprendere, da assimilare e metabolizzare. Se si riesce nell'impresa l'appagamento è ampiamente garantito. Complimenti vivissimi.
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