Una copertina nera, con una macchia gialla e la scritta “Drum Machine Gun”, tanto basta alla Relapse Records per regalarci una raccolta dei peggiori incubi, delle più folli e insane schegge grind, tutte rigorosamente costruite intorno ad un totem, alias la drum machine che qui assurge al ruolo centrale del songwriting delle bands coinvolte.
Partiamo dalla considerazione che l’ascolto di 74 minuti filati di questa musica è altamente sconsigliabile, perché danneggia il cervello e le orecchie, e anche coloro i quali tra di voi sono i più cattivi e abituati a certe sonorità, verso la fine del disco sentiranno un’insopportabile compressione sul cervello, e vi sembrerà come se aveste messo la testa in una morsa d’acciaio.
Detto questo c’è poco ancora da dire se non che troviamo bands un po’ più conosciute come i disumani Agoraphobic Nosebleed, gli insani Noism, i deviati Prosthetic Cunt e i “rotten to the core” Decomposing Serenity, ma non mancano altre sorprese come i Voltron, gli Scumfusion, i Submachine Drum, gli Slough, e via dicendo. Non vi garantisco che riuscirete a distinguere i pezzi e i gruppi gli uni dagli altri, perché dopo un po’ questo flusso ininterrotto di suoni digitali, distorti e suonati alla velocità della luce, con vocals inumane e totalmente marce, vi sembrerà un magma sonoro dal flusso inarrestabile ed impetuoso, che vi travolgerà e vi trascinerà in un gorgo senza fine.