Copertina 6

Info

Anno di uscita:2007
Durata:57 min.
Etichetta:GBFam
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. ARRIVAL
  2. GLORY OF THE SHAME
  3. REFLECTIONS
  4. ONE LAST SHOT
  5. FADING YOURSELF
  6. PLANET OF THE SUN
  7. A SONG FOR THE BROKEN HEARTED
  8. SINNER’S NIGHT/MISTY MORNING
  9. SWANS
  10. STOP FUCKIN’ AROUND
  11. EMBRACING PAST
  12. WE CANT GO ON
  13. IN MEMORIAM (IMMORTAL PEACE)

Line up

  • Jonne Aaron: vocals
  • Antti Anatomy: bass
  • Larry Love: guitar
  • Sir Christus: guitar
  • Jay Slammer: bass
  • Mr. Snack: keyboards

Voto medio utenti

Attenzione al look di questi Negative, perchè può trarre in inganno: la giovane band finlandese ama infatti agghindarsi in perfetto stile street glam, con tanto di pose alla Guns and Roses e booklet zeppo di immagini prese dalla loro vita on the road, dalle quali traspare un’evidente attitudine “casinara”. Bene, inserito il cd nel lettore l’aspettativa di aver trovato gli eredi dei Motley Crue lascia il posto all’hard rock melodico, leggermente dark e spaventosamente commerciale dei nostri, in una sorta di tentativo di rifare gli Him con un appeal maggiormente energico e a tratti quasi “new grunge” (echi di Creed e Alter Bridge mi sono risuonati saltuariamente nelle orecchie).
Ogni singola canzone, ogni singola nota di “Anorectic”, che per il quintetto finnico è già il terzo disco, pare confezionata ad arte per far sbavare le ragazzine di turno (non a caso l’immagine di Jonne Aaron e compagni è molto forte, anche se personalmente la trovo un po’ troppo stereotipata e, come già detto, per nulla in sintonia con il genere proposto) o qualche soggetto maschile che avesse voglia di atteggiarsi da ascoltatore di musica “dura”. Insomma, è lecito pensare che il successo che questo lavoro sta riscuotendo tra Europa e Giappone sia dovuto ad un’altra furba operazione di marketing musicale piuttosto che ad effettivo talento. Indubbiamente in gran parte è così (del resto sono molti i gruppi che arrivano al successo di massa con il disco più debole della propria carriera, basta nominare Nightwish o Red Hot Chili Peppers!), però qualche freccia al loro arco i Negative ce l’hanno. A cominciare dall’incredibile produzione, opera di Hiili Hilesma (se non erro ha lavorato anche con gli Him), che dona alle canzoni un impatto inaudito, rendendo al meglio soprattutto i gradevoli intrecci tra chitarra e tastiera tipici di Sentenced, 69 Eyes o gli stessi Him.
In secondo luogo, ci sono anche canzoni interessanti, come l’opener “Glory of the shame” (uno dei pochi in cui il piede resta premuto sull’acceleratore), e soprattutto le romantiche e darkeggianti “Fading yourself” e “Planet of the sun”: le ragazzine ci sbaveranno dietro, ma questo non vuol dire che non siano composizioni più che valide…
Per il resto, la scarsità di episodi veramente tirati e potenti e l’eccessiva tendenza a puntare sulla sdolcinatezza dark/pop rendono l’ascolto difficoltoso da portare a termine.
Concediamogli lo stesso la sufficienza, nella speranza che col prossimo disco si dimostrino una band dotata di maggiore inventiva e personalità.
Recensione a cura di Luca Franceschini

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