Lo so che non è sicuramente stata colpa mia... eppure... L'anno scorso avevo recensito "Hallowed Apparition", precedente album dei canadesi Eidolon, e ricordo di aver sottolineato la prestazione monocorde ed piuttosto opaca del cantante Brian Soulard. Probabilmente non sono stato nemmeno l'unico a pensarlo, così al ritorno dall'Europa, dove gli Eidolon avevano partecipato al Bang Your Head, Soulard è stato allontanato dal gruppo. Non è passato poi molto tempo prima che gli Eidolon trovassero in Pat Mulock un ottimo sostituto, in possesso di un timbro vocale non troppo distante da quello del suo predecessore, ma allo stesso tempo dotato di un grande capacità espressiva ed interpretativa. Ad ogni modo, sono evidenti anche altri miglioramenti dovuti all'intero gruppo che, con in testa i due fratelli Drover, ha lavorato sicuramente parecchio sui pezzi, arricchendoli ad esempio di qualche passaggio più vicino al metal classico e di epicità, arrivando a creare addirittura un brano, la conclusiva "Within The Gates", che sfiora (senza annoiare) i 19 minuti di durata. Un altro aspetto di "Coma Nation" che si fa apprezzare, è la produzione, bella piena e potente, con delle chitarre molto aggressive, ovviamente perfetta per il power/thrash metal che propongono ormai da anni gli Eidolon. Una produzione curata ed ottenuta nei suoi studi personali (gli Eclipse Recording) da Glen Drover, al quale vanno dei sentiti complimenti, che sono da estendere anche alla sua prestazione con le sue corde (non per nulla tempo fa anche King Diamond lo ha voluto al suo fianco). Troppe lodi e quindi sarà il caso di trovare anche qualche difetto. Dopo la thrashy titletrack e la bella "Life In Agony", dove si comincia ad apprezzare appieno il drumming di Shawn Drover, incappiamo in un brano anonimo come "Scarred", una linea vocale strasentita, con parti potenti e melodiche che mal si assemblano tra loro. Si tratta però di un caso singolo, da qui in avanti è sicuramente più difficile trovare altri aspetti criticabili. Se "Lost Voyage" è un mid tempo dall'andamento doomeggiante con un bell'assolo di chitarra, con l'accoppiata "A Day In Infamy" e "Hunt You Down" gli Eidolon alzano i ritmi dell'album. Ritmi poi spezzati dall'intro acustico di "The Pentacle Star", un mid tempo dal sapore Sabbathiano, da cui non ci si allontana troppo nemmeno "From Below". Chiude "Within The Gates", che ha qualcosa degli Iced Earth, ma sopratutto non annoia nonostante la lunghezza, anche grazie ai vari inserti che mantengono varia la canzone: dalle voci quasi growl, alle tastiere... beh, ed ovviamente non mancano assoli, riff metallici, grandi rullate ed un metal screamer con i fiocchi! Con "Coma Nation" gli Eidolon hanno veramente trovato la "quadra" giusta... ora devono solo evitare di fare passi indietro!!
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