A 5 anni da "Moonbabies" torna la "sickest instrumental band in the world" formata nel '98 da Derek Sherinian e Virgil Donati, "Quantum" (titolo non scelto a caso, è il quarto sfornato dalla band) registra l'abbandono del fido Tony Macalpine sostituito da Brett Garsed, l'arrivo al basso di Rufus Philpot (Al Di Meola) e una presenza chitarristica a 5 stelle come Allan Holdsworth, che seppure in due soli brani ("Desert girl" e "The thinking stone") aumenta di non poco il già elevatissimo tasso tecnico dello stratosferico quartetto di prog.avant-garde jazz-fusion. La seppur breve esperienza nei Dream Theater ha aperto a Sherinian nuovi orizzonti musicali che è riuscito poi a sviluppare ed ampliare al meglio quando si è ritrovato da solo, dividendosi tra le sue influenze più hard rock (il suo ultimo "Blood of the snake") e la cerebralità dei Planet X, una band a cui non sembrano mancare spunti innovativi e personali e che non sfugge al paragone con i Brand X, ora però speriamo di vederli in azione anche dal vivo perchè oltre ad essere mostri di bravura sono maestri dell'improvvisazione. Bravi per la quarta volta, anche senza Macalpine.
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