Se Sam Raimi avesse pensato ad un gruppo a cui affidare la colonna sonora del suo film “L’armata delle tenebre”, avrebbe trovato negli High on fire degli esecutori perfetti. Nel loro immaginario guerriero risiede un legame con certe forme di horror d’azione di cui Raimi è maestro, immagini che letterariamente suggeriscono un accostamento ai racconti onirici di Matteo Evangelisti, l’autore di “Metallo Urlante”. Questo disco è forgiato nel metallo urlante, ed il fatto che una vecchia conoscenza com Matt Pike, già negli Sleep, faccia parte del trio, fa capire dove si diriga “Surrounded by thieves”: un hard suonato con rozzezza ed acidità come nemmeno gli stessi Sleep avrebbero saputo fare, epico, pagano nei testi legati a eroi oscuri come lo Yeti o lo “Speedwolf” e ad immagini di violenza più che altro legate ad una dimensione mitica. A tratti il manto sabbathiano inevitabilmente copre tutto il suono, "Thraft of Caanan” è una lunghissima canzone in cui sono sparsi una decina di riff di Iommi, ma questo non limita il valore e la forza di “Eyes and teeth”, “Surrounded by thieves” o la conclusiva “Razor hoof”, forti come le altre dell’arma segreta della band, le chitarre prodotte come suono di cingolati e l’ugola di Pike che canta come un Kilmister ‘in doom’. La tecnologia ha regalato sofisticate armi di distruzione di massa, ma una bella accettata in mezzo alla schiena farà sempre e comunque la sua sanguinaria figura: stesso discorso vale per gente come gli High on fire.
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