Sicuramente non sono quello che si può definire un gruppo prolifico, ed, infatti, attivi sin dalla prima metà degli anni '90, prima di "Hell Destroyer i californiani
Cage hanno realizzato tre soli dischi, direi di buon livello, senza però riuscire a piazzare il colpo vincente. Almeno finora.
Già, perchè "Hell Destroyer" è l'album che più mi ha entusiasmato nella prima metà di questo 2007.
Heavy Metal allo stato puro, racchiuso in un album che si distende in un concept (ripreso nel fumetto riprodotto sul booklet) incentrato sull'eterna lotta tra il Bene ed il Male. Musicalmente siamo al crocevia tra Judas Priest, Metal Church, Iced Earth, Savatage (lo spettro di questi ultimi aleggia su "Abomination" ed in parte su "Legion of Demons"), con le canzoni raccordate da diversi break narrativi che aiutano a tessere la trama della storia e che fortunatamente non risultano particolarmente fastidiosi. Grande la prova del cantante Sean Peck, potente ed aggressivo (vedasi "Hell Destroyer" o "Born in Blood") sullo stile del miglior Halford e del suo "erede" Tim Owens.
Scorrendo l'album, dopo la devastante e priestiana titletrack, tocca ad una "I Am the King" che non cede minimamente terreno anche se lascia qualche spazio in più per la melodia in quel refrain che ricorda i connazionali Jag Panzer, un brano dove lasciano il segno anche le chitarre di Dave Garcia ed Anthony Wayne McGinnis. Il batterista Mike Nielsen si incarica invece di dettare i tempi della cattiva "Christ Hammer" e di strapazzare la trasheggiante (deve non poco agli Iced Earth) "Born in Blood", mentre troviamo spesso defilato il bassista Mike Giordano. "Abomination" si apre ad atmosfere epiche e rallentate, ma i Cage ripartono poi subito in quarta con "Rise of the Beast", dove si fanno apprezzare gli intrecci vocali ed un guitarwork tipicamente maideniano. "Bohemian Groove", "From Death to Legend" e "Legion of Demons" trasudano di un marcato feeling ottantiano e si segnalano anche per essere tra quelle più riuscite e complete del disco. I Cage tirano un po' il fiato con il mid tempo "Fall of the Angels", ma la successiva "Fire and Metal" tiene fede al titolo: una colata di lava e metallo irrompe dagli speakers, seguita dalla stupenda "Beyond the Apocalypse", enfatica, sulfurea, epica e ad alta gradazione metallica, in un ideale intreccio tra Savatage e Jag Panzer. Ma mancano ancora due tracce alla conclusione dell'album: la speedy "Metal Devil" (con i Cage ancor più priestiani dei Primal Fear...) e la bonus track (e meno male che abbiamo la possibilità di ascoltarla!) "King Diamond", un mid tempo potente e teatrale che, in qualche passaggio vocale e nei cori, riecheggia (e visto il titolo credo volutamente) i Mercyful Fate ed il loro carismatico frontman.
"Hell Destroyer" è un'esemplare testimonianza di fede metallica...
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