Demo per i deathsters milanesi Ira, che in sole tre tracce ci presentano la loro musica. Ascoltando "Dawn Of World Redemption" la mente corre quasi subito ai Death del compinto Schuldiner, soprattutto quelli del periodo da "Individual Thought Patterns" in poi. Le parti di chitarra rivelano una struttura orientata alla ricerca di soluzioni non banali, senza per questo perdere in immediatezza e senza risultare ostiche, mentre la voce di Rex a tratti ricorda quella di Chuck, soprattutto quella più rabbiosa e meno growly di "The Sound Of Perseverance". Il grosso merito e pregio degli Ira è quello di non voler strafare ad ogni costo, di voler per forza inserire un numero tendente all'infinito di riff diversi in modo da mostrare quanto siano dei musicisti preparati. I pezzi sono stesi con cognizione di causa, senza forzature di sorta, quindi il lato prettamente tecnico delle composizioni non va a prevaricare le canzoni stesse, come spesso mi è capitato di ascoltare in molti dischi del genere. L'unica pecca che trovo in "Dawn Of world Redemption" è la mancanza a tratti di parti più dirette e cattive, in cui lo spirito più death viene a galla, ma alla fine va bene così.
Ovviamente si tratta solamente di tre pezzi, ma le premesse per poter fare bene ci sono tutte, quindi attendiamo gli Ira alla prova del full length e vediamo cosa saranno in grado di riservarci.