Il nome della band unito ai magnifici disegni dell'illustratissimo booklet (complimenti a Elisa Del Dotto) parla da solo: il debut full lenght dei pratesi Progressivexperience è un concentrato esplosivo di prog metal ispirato un po' troppo a Dream Theater e Rush nell'uso delle strutture complesse e nella ricerca (a volte un po' forzata) del cambio di tempo, ma comunque risulta ricco di spunti melodici personali ed interessanti che raggiungono i risultati migliori in "Progressive experience part II" e nei brani più lenti ("Moments of creation" e "One day wiser"), accompagnati da ricche orchestrazioni, passaggi di pianoforte e pregevoli guitar solos. Molto ben riuscita anche la strumentale "Involution" che mette in bella mostra, senza mai far prevalere l'uno sull'altro, il talento tecnico dei 5 elementi, tra cui il più prolifico risulta essere il batterista Emicant, già autore di due cd da solista.
Un debutto che non può passare inosservato e che si avvale di una produzione perfetta ed un artwork di sicuro impatto, tali da far presa sul mercato prog metal. C'è però ancora molto da lavorare per uscire da certi schemi troppo ripetitivi (il finale strumentale di "Unlogical dimension" è quasi uguale a quello di "Finally free" dei Dream Theater).
Bravi, anche perchè parallelamente al discorso musicale hanno creato una linea di abiti.
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