Terzo album per i Gorilla, trio del sud dell'Inghilterra che ci propone un sound che più settantiano non si può: monolitico, zanzaroso, crunchoso e dai tratti psichedelici. "Rock Our Soul" è un album di un retrò incredibile, tanto da avere tutto il fascino dei Seventies, pur senza peccare in personalità; sa mischiare i Grand Funk Railroad al sound sabbathiano, ma con un occhio sempre puntato alla psichedelia e all'odierno stoner. Già monicker e copertina parlano di per sè, e sono quanto meglio rappresenti il contenuto del disco. Energico e sincero, è un album che non vede cali di tono e pur nella sua semplicità, riesce a proporci otto brani vincenti, sporchi, vintage e pieni di un fascino che davamo per spacciato da trent'anni. Se in "Vulture Tree" non mancano momenti doom, spetta a "Bludd Suckers" riportare il ritmo su velocità più elevate, grazie al suo sound a metà strada tra i primi Motorhead e una purpleiana "Speed King". Certo, si tratta di amarcord di tempi andati, una revisitazione forse scolastica, una spolverata nostalgica di un sound retrò, ma in fondo, che diamine ce ne frega? Meglio un album ed una band del genere che non il solito disco fotocopia... Consigliato.
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