Se mi chiedessero un nome di una band death metal in totale ascesa di successo sicuramente risponderei con il nome dei Polacchi Behemoth ormai giunti alla loro ottava produzione discografica, il successo del terzetto capitanato da Nargal sembra avere giorno dopo giorno sempre una nuova energia e una carica innata data anche dalla loro naturale capacità di tenere banco in sede live.
Dopo il violentissimo e potentissimo "Demigod" i Behemoth si sono impengati a dover dare la luce ad un disco ancora più sorpendente, "The Apostasy" è leggermente più tecnico e riflessivo, più completo di parti molto epiche e trionfali, musicalmente niente di troppo innovativo e discostante rispetto al precedente episodio sia chiaro, il songwriting non è stato minimamente stravolto e chi ha saputo apprezzarli continuerà a farlo perciò non sto a farvela troppo lunga anche se a volte sembra di trovarsi davanti un prodotto più maturo e curato, Nargal e Seth sono impegnatissimi a fornire i riff più esaltanti e carichi di brutalità, il disco scorre liscio come l'olio, non esistono parti noiose o ripetitive, ottima ed impeccabile la produzione dell'intera strumentazione.
Per arricchire il disco come al solito viene chiamato uno special guest, in questo caso una voce tutt'altro che growl appartenente ad una band tutt'altro che death metal, nientemeno che Warrel Dane dei Nevermore accompagna la band nella stupenda "Inner Sanctum".
Un disco che va ad aggiungersi alla già buona discografia targata Behemoth, d'ora in poi mi permetto di definirli come un nome, una garanzia!
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