Per i giovani inglesi di Cambridge, Humanity, la partecipazione al Bloodstock Open Air 2005 è servita ad entrare in contatto con gli Evergrey, aggraziandosi la simpatia di Tom Englund, in seguito la band cambia nome (Awake) e con un sound reso più heavy e diretto rispetto al primo demo si prenota un biglietto per Gotheborg, dove, guidata dalla sapiente mano di Englund, realizza "Illumination", discreto debutto molto debitore al dark melodic metal accompagnato da strati di synths, piano e tastiere che tanto abbiamo apprezzato in "In search of truth", "Recreation day" e "The inner circle". Il richiamo agli Evergrey è purtroppo molto ricorrente anche nei brani più calmi ed atmosferici come "Begin again" (piano e voce), la più ritmata ed orchestrale "Forgiven now forever" (arricchita dall'inconfondibile guitar solo dell'Evergrey Henrik Danhage) e la semi ballad "My last goodbye" animata da una seconda parte che spezza l'atmosfera malinconica di piano, voce e cori inserendo un sostenuto break centrale strumentale. Le uniche soluzioni personali arrivano in "Shadows", dove si apprezzano i cambi di tempo che stravolgono la struttura del brano alternando la triste melodia iniziale con il drumming sostenuto, accelerazioni ritmiche, efficaci strati di piano, tastiere ed un velocissimo guitar solo. Pur senza inventare niente e con un singer che fa del suo meglio per assomigliare a Tom Englund, gli Awake si meritano una sufficienza piena, a patto che da ora in poi comincino a scrollarsi di dosso l'ingombrante influenza stilistica: per ascoltare pezzi come "Disbelief", "Retribution", "Crime of passion" preferisco risentirmi per la centesima volta "Touch of blessing", "More than ever" o "Recreation day", se comunque non avete ancora digerito l'ascolto di "Monday morning apocalypse", questo disco può fare al caso vostro.
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