Dopo dieci anni di gavetta ed anonimato finalmente i polacchi Vader, una volta giunti ad una label seria e competitiva come la Metal Blade, sono riusciti a compiere il salto definitivo di qualità, salendo nel gotha del death metal europeo con un disco fenomenale come "Litany", bissato da uno splendido EP di lunga durata "Reign Forever World". Sarebbe stato dunque difficile compiere il trittico perfetto con un disco ancora superiore a quel manifesto sonoro che è "Litany" ed infatti i Vader non ci sono riusciti, sfornando comunque un album di grande valore che rappresenta un nuovo passo positivo della loro carriera. Purtroppo la produzione non perfetta rappresenta un grosso freno di "Revelations" che contiene in ogni caso nove brani assolutamente grandiosi, perfetti per esecuzione ed intensità, in cui il solito Peter si conferma, insieme al perfetto drummer Doc (finalmente fuori dal tunnel della tossicodipendenza, almeno ce lo auguriamo) ed al chitarrista Mauser, ottimo profeta delle sonorità death metal più pure ed incontaminate. L'opener "Epitaph", la tellurica "Wolftribe", la devastante "Torch of War" e la geniale "The Code" rappresentano gli hi-lights di "Revelations" (dotato come sempre in stile Metal Blade di un ottimo booklet e packaging), non il capolavoro dei Vader ma sicuramente un convincente passo in avanti nella loro discografia sempre più costellata di autentiche gemme di death metal.
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