Il grind è profondamente cambiato dai tempi di "Scum" dei Napalm Death, aprendosi alle più varie contaminazioni, facendo proprie la schizofrenia tipica di un certo industrial oppure l'ossessività e la lisergicità dell'ala più estrema della musica techno e gabber.
Gli Antigama, band fresca fresca del catalogo Relapse (da sempre sinonimo di garanzia in ambito estremo) qui al debutto per questa label con "Resonance" danno una chiara idea di come il grindcore possa essere attualizzato e concepito nel 2007: la furia esecutiva e la bastardaggine rimane quella primigenia del genere, ma ad essa si vanno ad aggiungere un tasso tecnico non indifferente, un pizzico di follia industrial e un groove sempre presente, a rendere decisamente più appetibili tutte e 17 le composizioni. Se poi il gruppo si lascia andare a divagazioni elettro-melodiche come nel caso "Barbapex", che esattamente a metà disco da la possibilità di rifiatare, si comprende come la band si diverta a mescolare varie influenze, pur rimanendo in un contesto decisamente estremo. Ed è proprio "Barbapex" a fungere da spartiacque all'interno di "Resonance": a partire da essa i pezzi rivelano un'altra anima degli Antigama, fatta di pezzi più lenti ("Psychonaut"), altri più nevrotici ("Types Of Waste", "By And By"), in generale meno tesi rispetto a quelli della prima parte del disco.
Insomma, un limpido esempio di come si possa suonare metal estremo nel 2007 pur non rimanendo legati agli stereotipi e ai clichè istituiti anni addietro. Certo, non è un disco per tutte le orecchie, ma credo che chi ama questo genere di musica potrà ritenersi soddisfatto ascoltando il nuovo album degli Antigama.
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