Ottimo e originalissimo prodotto che ci presenta una band non agli esordi (visto che il primo platter è il miniCD “Haize Sorginduen Intziriak” del 1999) che sa stupire. Il black del primo periodo viene ulteriormente innervato di inserti folk che si rifanno alla tradizione popolare locale e alcuni strumenti utilizzati, come l’alboka, ne sono fieri testimoni. Ma a quale tradizione popolare mi riferisco? Per l’esattezza a quella basca. I Numen suonano ottimo black mischiato a sonorità folk della propria terra, che emergono chiaramente in vari momenti del CD; inoltre la band utilizza per i testi la lingua basca (incomprensibile…. e il fatto di non aver inserito una traduzione dei testi nel booklet è una vera pecca) e ci narra di miti locali, di sentimenti legati alla natura del proprio paese d’origine. I Namen si collocano sapientemente nello stesso filone di band quali i cechi Trollech, che vogliono riscoprire sino in fondo le radici della proprio tradizione (culturale e musicale) unendole al più moderno sound extreme metal. Molti sono i brani interessanti (in particolare quelli più rivolti all’aspetto folk), ma va osservata anche una certa diversificazione nella proposta vocale; infatti possiamo ascoltare il classico screaming black, il growl più profondo e vari inserti di cantato pulito ed estremamente epico, soprattutto in alcuni cori. L’insieme di tradizione basca, il sapore di toni e gusti lontani riesce a colpire l’attenzione e convince totalmente. La registrazione più che discreta rende ancor più appetibile questo platter.
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